di Spoleto City Forum
Venerdì 18 novembre u.s., si sono riunite le Associazioni cittadine che partecipano allo Spoleto City Forum, al fine di confrontarsi con i vertici del Consorzio della Bonifica Umbra, in virtù delle voci insistenti che si inseguono circa una probabile soppressione dello stesso.
All’incontro, oltre ai rappresentanti dei sodalizi, erano presenti il presidente della Bonifica, dr. Ugo Giannantoni, il suo vice, Orlando Settimi, nonché la direttrice del Consorzio, dott.ssa Marcucci.
I primi dati forniti dai dirigenti, hanno riguardato innanzitutto la consistenza effettiva del Consorzio, che agisce operativamente da Spoleto fino a Bettona, per una vastità territoriale di circa 130 mila ettari, con 700 km. di canali da monitorare e bonificare, nonché il controllo e susseguenti interventi per la diga di Arezzo e per i suoi 6 milioni di litri di acqua.
L’utilità della Bonifica Umbra, come è stato ribadito con vigore, non si materializza solo per la popolazione residente nella meglio conosciuta Valle Spoletana, ma anche per quelle famiglie residenti nel centro storico cittadino.
Un segnale in tal senso, per esempio, verrà dato nell’imminente futuro, quando il Consorzio trasferirà tutti i suoi uffici nella sede storica, ovvero in quel Palazzo Leti-Sansi di Piazza del Mercato, recentemente ristrutturato.
Ovviamente se sarà ancora in vita!
L’intenzione della Regione è quella di sopprimere i tre Consorzi esistenti in Umbria, per dar vita ad un’unica Agenzia che assorbirà tutto, beni e competenze.
L’unica cosa certa è che, mentre per gli altri Consorzi magari la gestione potrebbe essere stata carente, il nostro ha dimostrato invece di essere stato amministrato in maniera assolutamente oculata e quindi di non meritare l’inserimenti fra quegli Enti inutili da eliminare.
Basti pensare al movimento economico e finanziario che ha attivato, ed alle opere che ha realizzato in questi ultimi anni.
Un milione di euro per l’adeguamento dei fossi e delle strade; un milione e mezzo per opere idrauliche; tre milioni e mezzo solo per il Tessino; cento mila euro per la Diga; cinquecento mila euro per la bonifica e costruzione di ponti; due milioni per la pista ciclabile; tre milioni e mezzo per la ristrutturazione di immobili.
Tutto questo, ovvero più di dodici milioni di euro, solo per il territorio di Spoleto.
Altri sei milioni per l’intera area ove opera, oltre a due milioni di investimenti progettuali.
Da non dimenticare poi che, allo stato attuale, occorre eseguire urgenti opere di bonifica per un altro milione di euro circa.
Tutte queste opere, ai contribuenti, sono costate solo 23 € all’anno di media famiglia , tassa questa che, grazie proprio alla gestione oculata, è sempre diminuita nel tempo.
A questi dati, occorre aggiungere quelli emersi dall’ultimo Censimento.
Nella Regione, infatti, i terreni coltivati sono diminuiti del 7%, mentre nel territorio della Bonifica Umbra, sono aumentati dell’1,5%.
Rimettere adesso tutto nel calderone regionale, significherebbe non unire le potenzialità, ma i problemi.
Significherebbe anche una naturale lievitazione degli oneri di cui sopra che, già da subito, passerebbero ad una media di 34€ a famiglia. (ovvero 800.000€ in più per il nostro territorio).
Non significherebbe invece un risparmio certo per la Regione.
Perché allora volerlo fare a tutti i costi?
Solo per gettare fumo sugli occhi?
Per tale ragione lo Spoleto City Forum, condividendo ed unendosi al documento unitario già approvato in sede di Consiglio Comunale, invita la Regione dell’Umbria a soprassedere da tale intendimenti.
Invita altresì ogni altra realtà associativa, operante nel territorio interessato, a prendere le giuste iniziative in tal senso.
Qualora ogni tentativo di sensibilizzazione dovesse però cadere nel vuoto, il City Forum chiamerà a raccolta tutti i cittadini, per promuovere manifestazioni mirate alla salvaguardia di un bene prezioso per la città, quale il Consorzio di Bonifica.
Non ci faremo portar via anche questo “gioiello” di sicurezza idraulica e di utilità sociale.