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Sono giovani, divorziati ed italiani, i nuovi poveri che si rivolgono alla Caritas di Foligno

Redazione

Sono giovani, divorziati ed italiani, i nuovi poveri che si rivolgono alla Caritas di Foligno

Mar, 30/04/2013 - 12:43

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Claudio Bianchini
Sono sempre di più i folignati che si rivolgono alla Caritas, ormai quasi alla pari con gli extracomunitari. Un dato in controtendenza nazionale. Mentre nel resto d’Italia infatti, la percentuale degli stranieri balza verso il 70,7% ecco che sulle rive del Topino si ridimensionano al 55% con un differenziale del 13% rispetto agli anni precedenti.
Gli extracomunitari lasciano la città – Sono sempre più le famiglie di stranieri che vogliono tornare nel proprio paese di origine. Una sorta di ‘ondata di ritorno’ causata in particolar modo da sfratti, impossibilità di trovare altri alloggi in quanto senza lavoro e seria difficoltà nel pagare bollette ed affitti. Molti di loro stanno lasciando la città, in cerca di lavoro l’Emilia Romagna e l’Italia settentrionale. A cercare di rientrare in patria sono specialmente le famiglie marocchine. Tra l’altro, la maggior parte delle donne arrivate dal Marocco, a distanza di oltre 15 anni ancora non hanno imparato l’italiano né si sono mai sperimentate dal punto di vista lavorativo.
I nuovi poveri? Giovani divorziati – Nel presentare il bilancio 2012 della Caritas diocesana di Foligno, ieri mattina il direttore Mauro Masciotti, ha delineato una sorta di identikit dei nuovi utenti delle strutture. Aumentano i giovani dai 35 ai 44 anni, in particolar modo divorziati, che non riescono più a mantenere se stessi e la propria famiglia. Lo scorso anno, il 20% dell’utenza maschile era composta da disoccupati e non, che vivono soli in una casa in affitto che con difficoltà riescono a pagare. Ragazzi che chiedono aiuto in genere proprio per pagare le rate dell’affitto, e chiedono di mangiare in mensa per risparmiare persino sulla spesa. In fila nelle strutture del centro di San Giacomo, anche un ex ristorare e tanti piccoli ex commercianti rovinati dalla crisi economica e sociale.
L'identikit degli utenti – Gli uomini col 54% hanno superato le donne, altro dato in controtendenza nazionale, con un ulteriore aumento del 4,6% nell’ultimo anno. Il 56,1% degli utenti ma c’è un boom del 5,2% di separati e divorziati. La media si attesta, come detto, intorno ai quarant’anni In costante ascesa anche i giovanissimi dai 19 ai 24 anni che chiedono lavoro e assistenza sociale.
Raddoppiano i marocchini – Sono 61 i marocchini che nel 2012 si sono rivolti alla Caritas di Foligno, praticamente raddoppiate come si evince da bilancio. Quasi dimezzati gli altri utenti extracomunitari: 26 rumeni; 25 albanesi; 12 macedoni; 9 nigeriani; 8 tunisini; 7 camerunensi; 5 da Ucraina, Ecuador, Algeria; 4 dalla Costa d’Avorio; 3 da Polonia e Perù; due bulgari e ancora, un malese, un libanese, un serbo, un ghanese ed un dominicano.
E' allarme per gli anziani – Se i giovani se la passano male, per gli anziani siamo a livelli di vera emergenza, ma proprio chi ha i capelli bianchi ha maggiori difficoltà nel chiedere aiuto – ha spiegato il direttore Mauro Masciotti – specialmente per motivi di orgoglio e dignità. Per loro si stanno predisponendo dei veri e propri servizi di assistenza domiciliare direttamente sul territorio, da parte delle rispettive parrocchie.

Boom per l'Emporio Solidale – E’ stato letteralmente preso d’assalto l’Emporio della Solidarietà, attivato dalla Caritas in piazza San Giacomo, nel gennaio di quest’anno, e sostenuto economicamente per 18 mesi dalla Fondazione cassa di risparmio di Foligno. In questi primi quattro mesi sono già state 400 gli utenti che hanno usufruito del servizio, di cui 248 non originari del territorio e 152 italiani: 35 gli anziani soli con pensione minima e 25 le famiglie con bambini al di sotto di due anni che usufruiscono della tessera neonato.

A mensa, la metà sono italiani – Mentre gli ospiti della mensa, nel corso del 2012, sono stati in totale 11.658 oltre la metà dei quali italiani, per l’esattezza 6.361 seguiti da 2.554 dell’est Europa, 1.654 nordafricani e 1.089 sudamericani. Il direttore Mauro Masciotti lancia un appello alla città, alle istituzioni ed alle categorie, per attivare sinergie e consolidare il grande lavoro svolto in questi anni. Mano tesa e porte a aperte anche a tutti coloro che vogliano mettersi a disposizione come volontari, opera di cui si sente sempre più necessità.

Tanti i servizi a disposizione – La Caritas dispone inoltre di un centro ascolto e di uno sportello di orientamento al lavoro, gestisce un servizio di sostegno psicologico ed un ambulatorio di orientamento sanitario, nonché corsi di alfabetizzazione e doposcuola. A disposizione anche l’Ospitale San Giacomo con otto posti letto e gli orti urbani, nonché la bibliomediateca multilingue. Può eventualmente erogare contributi attraverso il Fondo di solidarietà ed il Prestito della speranza.

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