Svolta per i cittadini di Giove di Valtopina. Il Comune di Valtopina ha completato la procedura per il calcolo dei nuovi importi, rispetto a quelli già comunicati nel marzo 2018, che verranno richiesti come rimborso ai cittadini della frazione di Giove, quali maggiori costi (accolli) di progettazione e di esecuzione dei lavori, rispetto al contributo concesso per la ricostruzione delle unità immobiliari danneggiate dalla sequenza degli eventi sismici iniziati il 26 settembre 1997 e che hanno interessato i territori delle Regioni di Marche e Umbria.
Giove, in arrivo le richieste ai cittadini
Di conseguenza, nelle prossime settimane, gli stessi cittadini riceveranno dal Comune di Valtopina le lettere di comunicazione dei
nuovi importi degli accolli e delle modalità per il loro versamento. Lo afferma il sindaco del Comune di Valtopina, Lodovico Baldini,
il quale informa che negli ultimi mesi si sono intensificati i contatti tra l’Area Tecnica del Comune di Valtopina e i competenti Uffici della
Regione Umbria per approfondire gli elementi di novità introdotti dall’art.1, comma 992, della Legge 30 dicembre 2018, n.145, recante
“Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021”. Si tratta del cosiddetto “emendamento salva-Giove”, voluto dall’On. Virginio Caparvi, già vicesindaco del comune di Nocera Umbra.
Collaborazione interistituzionale
“Grazie a questa collaborazione interistituzionale e in base a tali approfondimenti – spiega il sindaco Baldini – il Comune di Valtopina ha ritenuto di poter ricalcolare gli importi in questione, come la
differenza tra il contributo, secondo l’importo da ultimo determinato nell’agosto 2018 e la somma degli accolli per le opere strutturali e per
le finiture connesse già previsti nel progetto originario e delle opere personali, cioè le migliorie che ciascun proprietario ha richiesto ed effettivamente eseguite“.
“Chiudiamo un capitolo burrascoso”
“Dopo anni di opacità e di ingiustizia – spiega Caparvi – grazie al lavoro del sindaco Baldini, del sottoscritto e della regione Umbria, riusciamo a chiudere un capitolo burrascoso della ricostruzione post sisma 97. Una situazione grave che tanti cittadini hanno vissuto e pagato sulla propria pelle e che oggi invece può trovare un epilogo figlio di responsabilità e trasparenza”.