È stata ritrovata martedì nella cassetta postale di Omphalos Arcigay Arcilesbica una lettera anonima contenente intimidazioni e insulti, che sfociano fino alle minacce di morte, indirizzati alla co-presidente dell’associazione Patrizia Stefani. “Un atto gravissimo e vile nei confronti di una persona che si impegna da anni nella battaglia di civiltà contro le discriminazioni di genere, per il rispetto di diritti fondamentali e dell’uguaglianza di tutti, indipendentemente dall’orientamento sessuale”. È quanto sottolinea la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini. “Un episodio intollerabile e che non deve essere sottovalutato – rileva – in una regione che ha fatto e fa dell’essere solidale e attenta alla tutela dei diritti delle persone la sua ‘bandiera’. Un atto di violenza e odio che ci impone l’obbligo di rafforzare ancora di più la nostra azione per diffondere la cultura del rispetto. È questo anche lo spirito delle norme in discussione in Consiglio regionale”.
“Prima di tutto vogliamo esprimere tutta la nostra solidarietà nei confronti di Patrizia Stefani” – dichiarano i consiglieri comunali del Partito Democratico Tommaso Bori, Sarah Bistocchi e Diego Mencaroni – “e vogliamo inoltre condannare questo fatto gravissimo, ultimo di una serie di preoccupanti episodi che nell’ultimo anno si sono susseguiti. La lettera anonima, purtroppo, arriva dopo numerose denunce con cui, in questo periodo, l’ Omphalos ha segnalato episodi di omofobia e intolleranza avvenuti nella nostra città, sia in luoghi pubblici che nelle scuole. Il numero di episodi di minacce, omofobia ed intolleranza registrato e denunciato dall’associazione è nettamente aumentato negli ultimi mesi. Soltanto pochi giorni fa sono stati imbrattati e strappati i manifesti relativi alla campagna sul matrimonio lanciata sempre dall’Omphalos. Sarebbe stata opportuna una presa di posizione pubblica del Sindaco Romizi e della sua Giunta per condannare questi episodi di violenza. E’ inaccettabile, infatti, il silenzio del centro destra e della sua amministrazione di fronte al ripetersi di avvenimenti così gravi.”
“La Regione Umbria sta da tempo discutendo una legge contro le discriminazioni e le violenze determinate dall’orientamento sessuale, proposta ed approvata proprio dal Consiglio Comunale di Perugia, che anche alla luce degli ultimi episodi si rende assolutamente urgente. Riteniamo necessario che il consiglio regionale legiferi il prima possibile su questo tema per dare un segnale di inversione di tendenza a tutti i cittadini.”
Sul fatto si è pronunciata anche Rifondazione comunista dell’Umbria, che “esprime solidarietà e vicinanza alla co-presidente di Omphalos Arcigay Arcilesbica per le gravi, vili e vergognose minacce ricevute. Ci rivolgiamo innanzitutto alle autorità competenti affinché le indagini riescano in tempi veloci ad individuare i responsabili. Questo ennesimo episodio di odio certifica la presenza di un clima pesante di intolleranza e di omofobia in una città come Perugia da sempre città di cultura aperta ed inclusiva. Chiediamo con forza al Sindaco di Perugia non solo di condannare quanto avvenuto, ma di impegnarsi da subito e con atti concreti a sostegno delle battaglie di civiltà portate avanti da Omphalos“.