“Non sono abituato a trincerarmi dietro a frasi fatte o a risposte standard. Non mi piace neanche esprimermi per ipotesi o per chiavi di lettura. Il mio compito è invece quello di fornire dati precisi e di riportare fatti obiettivi. Cosa che è puntualmente avvenuta durante il mio intervento, nel corso dell’ultimo consiglio comunale” cosi il Sindaco di Spoleto Fabrizio Cardarelli che risponde al Consigliere di Spoleto 5 Stelle Elisa Bassetti sulla situazione delle scuole.
“È fuor di dubbio che ci troviamo di fronte ad una forte emergenza e che quella da padroneggiare è una materia vasta, complessa e in divenire. La messa in sicurezza e la ricostruzione post sisma – come sa benissimo il consigliere di Spoleto 5 stelle – coinvolgono diverse istituzioni e organismi, con il ruolo fondamentale che è però rappresentato dall’Ufficio speciale per la Ricostruzione della Regione Umbria. È sulla base infatti di un Piano delle Opere Pubbliche che comprende anche l’edilizia scolastica – un piano di cui attendiamo la pubblicazione, – che il Comune potrà stimare con sicurezza, sulla base di precisi parametri, i reali fabbisogni e quindi la programmazione e la realizzazione dei più ingenti interventi di riparazione, di adeguamento sismico e di ricostruzione. Interventi, questi, che verranno finanziati con le risorse messe a disposizione per la ricostruzione da parte dello Stato”.
“Il Comune ha già realizzato – continua il sindaco – dei piccoli interventi dopo le scosse del 2016 che hanno permesso di ripristinate le condizioni di agibilità analoghe a quelle precedenti gli eventi sismici. Tutte le scuole risultano agibili, salvo quattro eccezioni: la scuola elementare Toscano di via Cerquiglia, la scuola materna di Eggi, la scuola media Dante Alighieri e la scuola materna “Il Prato Fiorito” di via Martiri della Resistenza. Per la riparazione e l’adeguamento sismico sia della Toscano che della materna di Eggi sono necessari interventi strutturali significativi che potranno essere realizzati dopo l’approvazione della normativa sulle opere pubbliche. In attesa di questi interventi risolutivi, per la scuola elementare Toscano, le cui classi sono ospitate in parte alla scuola elementare di villa Redenta, in parte alla elementare le Corone, abbiamo fatto richiesta alla Protezione Civile Regionale di due moduli abitativi che consentissero in questo frangente soluzioni logistiche più funzionali. Richiesta questo che abbiamo più volte reiterato e per la quale siamo ancora in attesa di risposta. Per la Scuola materna di Eggi si è trovata, per far fronte all’emergenza, una temporanea ma dignitosissima collocazione nella vicina parrocchia di San Giacomo, soluzione concordata con il Dirigente Scolastico. L’altra scuola non di pertinenza comunale che ha avuto problemi è il Liceo Scientifico la cui nuova sede è stata recentemente inaugurata negli spazi dell’ex IPSIA di via Visso”.
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“Le considerazioni che riguardano la demolizione delle scuole – prosegue Cardarelli – e che tirano in ballo realtà come Foligno e Giano – considerazioni inesatte e frutto di scarsa conoscenza della reale situazione – mi sembrano delle vere e proprie battute di spirito piuttosto che domande o proposte degne di seria considerazione. Le demolizioni delle amministrazioni comunali sopra ricordate sono dovute al fatto che i nuovi plessi nasceranno negli stessi sedimi delle scuole demolite. A Spoleto non c’è bisogno di alcuna demolizione perché abbiamo già detto più volte che è stata presa una decisione precisa per quanto riguarda la Dante Alighieri e la materna il “prato fiorito”. Decisione che è quella di delocalizzare le due scuole nell’area di San Paolo, una zona che, al contrario di quella sui cui insiste la Dante Alighieri, non è caratterizzata da potenziali fenomeni franosi. Per questo si è scelto di individuare un’area che garantirà, oltre ad una maggiore sicurezza antisismica, anche caratteristiche più conformi alle nuove norme di edilizia scolastica, come migliori condizioni di fruibilità degli spazi e una significativa riduzione dei consumi energetici. Abbiamo già inviato da tempo il fascicolo della delocalizzazione al Centro operativo regionale e siamo in attesa del un progetto da parte dell’Università di Roma Tre, ma entro giugno è previsto comunque l’inizio dei lavori come specificato in un’apposita ordinanza del programma straordinario per la riapertura delle scuole per l’anno scolastico 2017-2018. Infine appare frutto di pura demagogia l’affermazione con la quale si vorrebbe far credere che da parte nostra non sia stata data adeguata importanza alle problematiche delle scuole. Come sindaco, tra le altre cose, ho profuso il massimo sforzo perché Spoleto entrasse a far parte del cratere e quindi la città si vedesse riconosciute massime garanzie e prerogative. Un impegno – è sotto gli occhi di tutti – che è stato premiato e sarà determinante per quanto riguarda la ricostruzione perché ci permetterà di finanziare la messa in sicurezza e l’adeguamento sismico di tutti i plessi scolastici.”
“Non ho mai fatto promesse che sapevo di non poter mantenere – conclude Cardarelli – e quando mi sono esposto in prima persona ho sempre parlato di progetti e di iniziative concrete e realizzabili. Come, di fatto, fino ad ora è avvenuto”.