Sicurezza, Prisco risponde a Bori: “Oscurare i manifesti? Roba da KGB” - Tuttoggi.info

Sicurezza, Prisco risponde a Bori: “Oscurare i manifesti? Roba da KGB”

Redazione

Sicurezza, Prisco risponde a Bori: “Oscurare i manifesti? Roba da KGB”

Gio, 29/03/2012 - 02:00

Condividi su:


“Gli ultimi 15 anni sono stati di forte attendismo e superficialità da parte della sinistra perugina. È da tempo che invece noi del centro-destra mettiamo sotto gli occhi di tutti i problemi reali legati alla sicurezza e alla legalità in una città come Perugia. L’unica cosa da censurare è proprio questo lungo periodo di inerzia della sinistra”. Replica così il consigliere comunale del PdL Emanuele Prisco, rispondendo alle critiche rivolte all’intero gruppo consiliare di centro-destra dal giovane esponente del PD Tommaso Bori, dopo l’affissione, per le strade di Perugia, dei manifesti per la campagna “Mai più così” (leggi l’articolo). “Oscurare i manifesti di un partito regolarmente affissi? Roba da KGB, specie se si deve valutare preventivamente il contenuto del messaggio”. Sicurezza e tolleranza zero, presenza più strutturata di forze dell’ordine sul territorio, una sorta di presidio che riprenda il controllo delle zone più sensibili e delle periferie del capoluogo umbro, come Via del Macello e il Bellocchio, impegno per aumentare la residenzialità nel centro storico: questo, e non solo, il progetto dell’opposizione per ridare lustro a Perugia. “A noi del centro-destra sembra ormai chiaro come la giunta Boccali abbia perso il polso della situazione, il controllo della città. È una questione culturale: l’integrazione ha fallito. Se anche l’ex imam della moschea di Ponte Felcino, Mostapha el Korki, è stato condannato per attività di addestramento al terrorismo di matrice islamica, significa che il collante si è perso”. Cita il modello liberal di Rudolph Giuliani, ed incalza a proposito di quanto si è parlato di “sperpero di soldi pubblici”: “il nostro operato e l’utilizzo dei fondi a nostra disposizione è sotto gli occhi di tutti, ed i manifesti ne sono un esempio. Rispondessero invece loro, quelli del PD, che beneficiano di contributi monetari statali maggiori rispetto a noi, dove hanno messo i loro soldi”.

Assisi, Torino, Siena e Verona diventano le città da prendere come esempio, sebbene due di esse, ricorda, siano governate da un’amministrazione forte di centro-sinistra, “in grado di ripulire la città, di far vivere il proprio centro storico e renderla sicura”. In questo senso, Prisco e Bori hanno anche lavorato insieme, per un progetto che prevede la creazione di aree con WiFi gratuito per Perugia, cercando di seguire anche quella che è la vocazione universitaria della città. Ma non basta: “servono delle scelte urbanistiche ben precise. Non come ha fatto Boccali, ai tempi assessore all’urbanistica, quando fece aprire i garage e i bassi, per farli diventare delle case. E serve riorganizzarsi, aumentare gli investimenti per vigili di quartiere, per i reparti di polizia locale di prossimità, controllare le presenze e le residenze, compito che fa capo al Comune”. E alla domanda su come poter reperire i soldi da investire in sicurezza, a seguito dei tagli imposti, Prisco non ha dubbi: “preferirei tagliare i fondi ai dirigenti, piuttosto che sacrificare la tranquillità dei cittadini. Si possono usare i fondi ammende, ad esempio, e strutturare una maggiore cooperazione con la polizia stessa. Ciò che è sbagliato – rimarca il Consigliere – è lo spostamento da Castel del Piano a San Sisto, un quartiere con forte espansione che però ha problemi ben diversi, dei presidi di sicurezza”. Certo il continuo ricambio di criminalità fa venire il dubbio, e ci si chiede come mai proprio a Perugia ci siano problemi così complessi: “ma non è una questione solo governativa, che proviene dalla politica nazionale. La questione è ancora il territorio: la situazione è sfuggita di mano”. Prisco ha poi sottolineato il lavoro del precedente e dell’attuale Questore, i quali hanno contribuito a dare “una sferzata” alla criminalità diffusa.

Interviene anche Valentino – In una sua nota, anche Rocco Valentino, capogruppo del PdL, replica all’affermazione del sindaco Boccali, che ha definito i manifesti “uno schiaffo alla città, per la forza delle immagini”: l'iniziativa dei manifesti “non è un atto strumentale, bensì un modo per portare all'attenzione dei cittadini una situazione ritenuta non più accettabile. Ogni tanto mi chiedo se Boccali è il Sindaco di Perugia. Ogni tanto mi chiedo se in questi tre anni di amministrazione non abbia delegato qualcuno al suo posto”, afferma Valentino. “Ogni tanto mi domando: ma Boccali la città la vive?” E infine accusa: “forse è arrivata l'ora di pensare ai perugini non come vacche grasse da mungere con tasse, tariffe e balzelli – che sono le più elevate dell'Italia – ma pensare ai perugini come lavoratori, padri e madri che pensano alla famiglia e pensano di vivere una vita tranquilla e agiata. Non gli è bastata la figura fatta al programma gli “Intoccabili”?”. Né Valentino né Prisco segnalano “alcuna lamentela né da padri né da madri per i manifesti “shock” e strumentali”; al contrario pare siano stati subissati via internet e per telefono da centinaia di persone che si complimentavano dicendo che era ora di dire “basta!”.
Insomma, per riassumere l’alterco tra i gruppi consiliari, il capogruppo Valentino consiglia a Boccali e al PD di leggere il filosofo schiavo Epitteto che diceva: “Dio ci ha dato due orecchie, ma soltanto una bocca, proprio per ascoltare il doppio e parlare la metà”.

Alessia Chiriatti
©Riproduzione riservata

ACCEDI ALLA COMMUNITY
Leggi le Notizie senza pubblicità
ABBONATI
Scopri le Opportunità riservate alla Community

    L'associazione culturale TuttOggi è stata premiata con un importo di 25.000 euro dal Fondo a Supporto del Giornalismo Europeo - COVID-19, durante la crisi pandemica, a sostegno della realizzazione del progetto TO_3COMM

    "Innovare
    è inventare il domani
    con quello che abbiamo oggi"

    Lascia i tuoi dati per essere tra i primi ad avere accesso alla Nuova Versione più Facile da Leggere con Vantaggi e Opportunità esclusivi!


      trueCliccando sul pulsante dichiaro implicitamente di avere un’età non inferiore ai 16 anni, nonché di aver letto l’informativa sul trattamento dei dati personali come reperibile alla pagina Policy Privacy di questo sito.

      "Innovare
      è inventare il domani
      con quello che abbiamo oggi"

      Grazie per il tuo interesse.
      A breve ti invieremo una mail con maggiori informazioni per avere accesso alla nuova versione più facile da leggere con vantaggi e opportunità esclusivi!