Sicurezza e sviluppo, ecco il piano per Fontivegge e Bellocchio - Tuttoggi.info

Sicurezza e sviluppo, ecco il piano per Fontivegge e Bellocchio

Redazione

Sicurezza e sviluppo, ecco il piano per Fontivegge e Bellocchio

Il dettaglio degli interventi per riqualificare un'area difficile
Gio, 09/01/2020 - 17:11

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La seduta della III Commissione consiliare permanente “Urbanistica”, presieduta da Cristiana Casaioli, è stata interamente dedicata questa mattina all’illustrazione del progetto “Sicurezza e sviluppo per Fontivegge e Bellocchio (piano periferie)”.

L’area interessata

Aprendo i lavori, l’assessore Margherita Scoccia ha fornito un quadro generale dell’intervento che concerne – ha detto – la riqualificazione urbana, mettendo mano ad una porzione di città della quale si intende cambiare in maniera sostanziale il volto, trattandosi della principale area di accesso a Perugia.

L’intervento, di ampio respiro, interessa un’area vasta che si estende dal parco della Pescaia per terminare a ridosso della zona di Prepo/via Settevalli. All’interno del comparto trovano spazio molteplici realtà, dalla stazione alla Verbanella, dall’Ottagono all’area verde a ridosso dello svincolo autostradale di via Settevalli, tutte oggetto di rivisitazione. Si tratta, in sostanza, di un intervento di estrema importanza che ha richiesto una progettazione significativa con lavori ormai prossimi alla partenza.

Le finalità

Gli aspetti tecnici del progetto sono stati illustrati dal dirigente, Franco Marini.

Quest’ultimo ha parlato di una riqualificazione che prende le mosse, come noto, dal bando nazionale (detto “delle periferie”), riguardante un programma urbano complesso di una parte della città. Nello specifico sono previste molteplici opere pubbliche, ma anche progetti per il potenziamento delle prestazioni e dei servizi e, dunque, del tessuto sociale.

Il pregio di questa iniziativa è che è stato possibile, di fatto, convogliare nell’area anche buona parte delle risorse di Agenda urbana (fondi europei gestiti dalla Regione) che riguardavano principalmente la riorganizzazione del nodo intermodale di Fontivegge.

Dunque il vantaggio del “macro-progetto” è di aver concentrato in un’area circoscritta fondi di vario genere che si vanno ad integrare tra loro.

Il progetto complessivo tende a connettere ed integrare le varie parti del comparto oggi un po’ scollegate tra loro. Gli interventi sul fronte della stazione di Fontivegge si configurano per una valenza  di respiro urbano, mentre quelli concentrati sul retro (Bellocchio-Madonna Alta) hanno una dimensione maggiormente locale e di quartiere.

Gli aspetti tecnici: il dettaglio degli interventi

Tantissimi i progetti che rientrano nell’intervento generale: si parte dalla riqualificazione del parco della Pescaia passando poi per la realizzazione della pista da skate in piazza del Bacio; sul fronte stazione sono previsti gli interventi più significativi (da citare la riconversione dell’ex scalo merci, la risistemazione del parcheggio, la trasformazione della piazza in area semipedonale, la riqualificazione del terminal bus, ecc.). Proseguendo oltre è prevista la massiccia riqualificazione del sottopasso di collegamento con via del Macello, alla cui uscita nel retro stazione si connetterà una pista ciclopedonale destinata ad arrivare al Chico Mendez e da lì fino all’ospedale. Nel retro stazione viene riqualificata l’ex palazzina Rfi (diverrà Casa degli artisti), mentre a margine del sottopasso verrà individuata una zona 30 per permettere un migliore collegamento pedonale fino a via Diaz, ove è in previsione l’ampliamento del parco Vittime delle Foibe. Sono previsti, tra gli altri, interventi di riqualificazione del plesso scolastico Pestalozzi, delle due palazzine Ater, dell’edificio dove si trova il centro anziani che, adeguatamente ampliato, ospiterà il centro del quartiere.

Sicurezza e sociale

Ci sono, inoltre, alcuni progetti “diffusi” riguardanti la sicurezza ed il sociale; si citano il potenziamento della videosorveglianza e dell’illuminazione, l’apposizione della wifi e di pannelli a led, la creazione di un sistema idraulico di recupero delle acque per l’irrigazione, la creazione di un rigeneration center.

In termini di accessibilità si prevede di garantirla per tutti partendo dal parco della Pescaia fino ad arrivare al parco vittime delle Foibe ed anche oltre, con particolare riferimento al tratto Pescaia-Stazione, oggi in sofferenza.

Lo stato di avanzamento

Per ciò che concerne lo stato di avanzamento dei lavori, sono stati approvati tutti i progetti esecutivi, il coworking e la riqualificazione dell’ex palazzina Upim sono già stati ultimati, è imminente la firma (febbraio 2020) per la cessione delle aree di proprietà delle Ferrovie al Comune. Nei prossimi mesi partiranno tutti i lavori degli specifici progetti con tempistica di conclusione che può essere stimata da maggio 2020 per alcune opere (impianto recupero acque, recupero campi sportivi di via Diaz) fino al marzo 2022 per quelle più complesse (recupero edificio ex scalo merci). Ragionevolmente è lecito attendersi una conclusione di tutti gli interventi entro il 2022.

Il dibattito

La presidente della commissione Cristiana Casaioli ha sottolineato che questo maxi progetto è fondamentale per la città, perché la riqualificazione dell’area consentirà anche di rendere appetibile il quartiere agli imprenditori, consentendo il rilancio economico-commerciale della zona, nonché il conseguente rilancio sociale della stessa.

Francesco Vignaroli (Progetto Perugia) ha evidenziato l’importanza di procedere con la riqualificazione del sottopasso che collega il fronte con il retro stazione; ciò in quanto le precarie condizioni attuali lo rendono scarsamente fruibile, creando di fatto una sorta di cesura tra le due parti. Per il resto il capogruppo ha posto alcune domande sul futuro dei parcheggi dell’area, sul completamento dello steccone o almeno sulla chiusura degli scavi esistenti, sui progetti per la risoluzione dei problemi di traffico all’incrocio tra via Martiri dei Lager e via Settevalli (rotatoria?), sull’utilizzo del fotovoltaico sulle coperture.

In merito allo Steccone, l’assessore Margherita Scoccia ha riferito che si tratta di un’area di proprietà privata la cui gestione spetta esclusivamente al privato. Ovviamente è avviata da tempo un’interlocuzione dell’Amministrazione col proprietario proprio per favorire una risoluzione delle attuali problematiche.

Nicola Paciotti (PD) ha invitato l’Amministrazione, una volta completato questo maxi progetto, a mettere mano alle criticità esistenti in altri quartieri periferici della città, anch’essi oggi in sofferenza.

Roberta Ricci (Lega) ha evidenziato che ad oggi piazza del Bacio rappresenta un vulnus nella città, trattandosi di un’area degradata che i perugini non riconoscono come loro. La riqualificazione di essa passa certamente per la costruzione della pista da skate, ma soprattutto – ha detto – per la risoluzione delle problematiche connesse allo “steccone”.

Mentre Luca Valigi (Lega) ha chiesto chiarimenti sulle tempistiche, Emanuela Mori (PD) si è concentrata sul tema dei finanziamenti pubblico-privati e sull’eccessivo costo riservato agli interventi per la spettacolarizzazione delle fontane.

Maria Cristina Morbello (M5S) ha sostenuto l’importanza di procedere all’abbattimento delle barriere architettoniche, nonché all’individuazione di possibili fonti energetiche sostenibili. Ha infine chiesto di sapere se nelle aree verdi è prevista la realizzazione di zone per cani.

Fotinì Giustozzi (FdI) ha chiesto approfondimenti sulla ristrutturazione del parcheggio posto a fianco della stazione, oggi principalmente utilizzato dalle agenzie di noleggio delle auto e dei furgoni.

Erika Borghesi (Pd), infine, ha chiesto di sapere se nell’ambito di questo maxi progetto si procederà anche a risolvere la situazione, oggi precaria, dell’area di via Campo di Marte. L’assessore Scoccia, sotto quest’ultimo profilo, ha parlato di una valutazione condivisa dalla giunta che ha manifestato da tempo l’auspicio che quella parte dell’Acfi, oggi incompleta, possa venire completata dal privato. L’arch. Marini ha ulteriormente riferito che da colloqui informali è emerso l’interesse dei proprietari di procedere al completamento, anche se di impegni scritti ancora non vi è traccia.

I parcheggi

Rispondendo ad alcuni quesiti, relativi a settori facenti capo alla propria unità operativa, l’arch. Marini ha riferito che è prevista la realizzazione di parcheggi anche di fronte alla Casa dei artisti (ex palazzina Rfi), mentre è da valutare quello che sarà il futuro dei vari parcheggi privati (es. autosilo). Quanto al completamento dello Steccone, il dirigente segnala che da tempo è aperta una interlocuzione con la proprietà per ottenere, se non la realizzazione dell’intervento, quantomeno la chiusura dello scavo esistente.

La commissione approfondirà ulteriormente il progetto nel corso delle prossime sedute con audizione degli altri dirigenti competenti.

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