Sesso, droga e alcol sopra i locali della scuola | Genitori infuriati, Polizia sollecita Ater - Tuttoggi.info

Sesso, droga e alcol sopra i locali della scuola | Genitori infuriati, Polizia sollecita Ater

Luca Biribanti

Sesso, droga e alcol sopra i locali della scuola | Genitori infuriati, Polizia sollecita Ater

Imbarazzante situazione in Via Cadore | Le scuole "Trebisonda" e "Oberdan" in mezzo al degrado
Gio, 26/10/2017 - 15:20

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Sesso, droga e alcol sopra i locali della scuola “Oberdan” di Via Cadore, è quanto accade al secondo piano della struttura di proprietà dell’Ater, ente che questa mattina è dovuto intervenire su sollecito della Questura, allertata da alcuni genitori degli alunni della scuola, esasperati per quanto accade quotidianamente in zona.

Ma andiamo con ordine e cerchiamo di ricostruire i fatti. Tutto è partito dall’osservazione di alcune porte forzate delle aule delle sezioni A e B della scuola  primaria che affacciano sul pianerottolo del secondo piano dell’edificio di proprietà dell’Ater. Come si evince dalle foto, qualcuno ha palesemente cercato di entrare nei locali della scuola, circostanza che nessuno riusciva a spiegarsi visto che i piani non avrebbero altro accesso che dalla porta principale della scuola che, invece, non è mai stata toccata o forzata.

La perplessità del personale scolastico e dei genitori dei piccoli alunni è durata qualche tempo, fino a questa mattina, quando, dopo un piccolo sopralluogo, ci si è accorti che da un garage, c’è libero accesso dal retro a tutto l’edificio. Ci sono due porte aperte, come abbiamo avuto modo di testimoniare, che immettono sulla rampe di scale che salgono al secondo piano. Già nella salita si viene ‘accolti’ da una puzza nauseabonda e residui organici, per utilizzare un termine meno forte di quanto visto, e, dopo due rampe scale ecco il pianerottolo del secondo piano, con le porte forzate delle due aule.

Facendo altre due rampe, ecco invece il secondo piano, anche questo completamente aperto.

Un passo indietro – questa parte dell’edificio, nel progetto iniziale, sarebbe stata destinata ad alcuni uffici Asl, ma mai utilizzata e abbandonata. Le stanze sono pavimentate, gli impianti di riscaldamenti installati, i sanitari allacciati e tutto è predisposto per essere messo in funzione. Il primo piano è invece concesso in affitto al Comune di Terni per ospitare i locali della scuola.

Un preservativo usato

Un preservativo usato

"La stanza delle bevute"

“La stanza delle bevute”

Tornando all’inchiesta – Entrando nelle stanze del secondo piano, lo spettacolo è desolante. Anche qui la puzza è intensa e le stanze sono sembrano essere state utilizzate come luogo di ritrovo per festini a base di alcol, sesso e droga. Bottiglie di vetro in giro,  residui di materiale presumibilmente utilizzato per consumare droga,  carte di preservativi a terra, preservativi usati sparsi, e, addirittura, un banco sottratto alla scuola con alcune sedie per la stanza ‘delle bevute’, come è possibile vedere dalle foto.

Non solo – facendo il giro dell’edificio, sul retro della scuola, ci si è accorti che sulla facciata antistante la “Casa delle musiche” è stato dato fuoco a un materasso che ha annerito tutto il muro che contiene una delle aule della scuola primaria.

Allarmati da quanto documentato, i genitori hanno subito cercato di mettersi in contatto con Comune e Ater, ma, alla fine, soltanto la segnalazione alla Questura ha prodotto qualche risultato.

Sollecitati dagli agenti, i tecnici dell’Ater sono arrivati sul posto e, dopo un’ispezione dei locali, hanno ‘chiuso’ (semplicemente togliendo una bottiglia messa a contrasto con la porta per evitare la chiusura a scatto, ndr) l’accesso alle stanze del secondo piano. Ma, di fatto, le porte di accesso dai garage sono rimaste aperte e, ancora, si può arrivare tranquillamente al pianerottolo dove affacciano le porte delle aule della scuola.

Nei prossimi giorni, come spiegato dai tecnici ai genitori infuriati, dovrebbe esserci l’intervento dell’Ater che dovrebbe mettere in sicurezza l’area, ma, nel frattempo, rimane la pesante situazione di disagio della zona, dove un continuo via vai sospetto preoccupa non poco i genitori del “Trebisonda” e della “Oberdan”.

© Riproduzione riservata

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