Sembra non finire mai la mobilitazione dei lavoratori precari della Croce Rossa di Perugia. Da stamattina, 30 agosto, la sede del comitato regionale della Cri, in via Fanti a Perugia, è stata occupata ad oltranza da un gruppo di lavoratori, sostenuti da Fp-Cgil e Fp-Cisl. Il prossimo 11 settembre scade infatti la convenzione tra Croce Rossa e Asl 2 per il trasporto dei pazienti dialitici e in mancanza di una proroga, i lavoratori attualmente in servizio, altamente professionalizzanti seppure precari, si ritroverebbero disoccupati.
“Questa mattina – spiega Fabio Stivala, rappresentante sindacale Fp-Cgil dei lavoratori della Croce Rossa – ho contattato personalmente il direttore Claudio Iocchi, chiedendogli un incontro ufficiale per chiarire le nostre prospettive e le intenzioni della Croce Rossa, ma lui non si è reso disponibile. Per questo abbiamo deciso l'occupazione ad oltranza della sede, fino a che non otterremo un tavolo ufficiale tra Croce Rossa e organizzazioni sindacali”. Gli fa eco Michele Belladonna, delegato territoriale Cisl che ai microfoni di TO ripercorre l'intera vicenda che ha portato i lavoratori ad occupare la sede per far valere i propri diritti. (Guarda il Video).
Intanto, per il 6 settembre è in programma l'incontro tra Asl2 e parti sociali, incontro nel quale l'azienda sanitaria annuncerà probabilmente, nel caso in cui la Cri non riveda la sua posizione, il ricorso ad altri soggetti per continuare il servizio del trasporto dei dialitici. Un'ipotesi che penalizzerebbe fortemente i lavoratori precari della Cri e contro la quale si stanno impegnando le organizzazioni sindacali. Nei giorni scorsi, Fp-Cgil e Fp-Cisl hanno chiesto ufficialmente alla presidente della giunta regionale e all’Ufficio di presidenza del Consiglio Regionale di “vigilare e intervenire nella problematica e di mettere in campo ogni azione utile alla salvaguardia delle professionalità e dell’occupazione dei lavoratori e delle lavoratrici della Croce Rossa, che significa anche garanzia di qualità per i servizi dei cittadini”.
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