di Luca Biribanti
L'associazione nazionale Codici (qui il sito ufficiale), Centro per i Diritti del Cittadino, ha segnalato a TO® il 'caso' drammatico di una cittadina ternana che si trova in grave difficoltà. La donna, 53enne, che chiameremo Maria per tutelarne la privacy, ha inviato una lettera scritta di proprio pugno all'associazione dopo aver più volte fatto appello alle istituzioni locali, al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e a Papa Benedetto XVI per cercare un aiuto o un supporto per fronteggiare una situazione che la sta conducendo alla disperazione. Ma al momento l'unico piccolo aiuto è arrivato soltanto dalla Caritas che non può seguire in modo costante i bisogni di Maria. Il Presidente Napolitano ha attivato la Prefettura, ma ancora non si è mosso nulla. Di seguito riportiamo la drammatica lettera scritta da Maria:
“Sono una donna di 53 anni sono sola, disperata, distrutta moralmente e psicologicamente, sto chiedendo aiuto. Avevo una attività commerciale a Terni rilevata da altre persone con il passare del tempo ho lavorato sempre per pagare. Con la grave crisi economica del mercato sono stata costretta a chiudere l'attività nel Marzo del 2009 dopo avere fatto lavori all'interno. Prendendo prestiti bancari concessi con l'ipoteca di una casa umile dove vivo con una persona anziana molto malata di Alzheimer e con altri problemi di salute. Ho la pensione di mia madre con la quale ho pagato i debiti restando ugualmente indietro di diverse rate. Non ho nemmeno i soldi per mangiare, non posso permettermi il lusso di stare male , non riesco a pagare nemmeno le bollette di casa. Mi sono rivolta alle istituzioni della mia città trovando le porte chiuse. Mi sono rivolta alla Chiesa per
avere un incontro con il Vescovo ma non è stato concesso. Mi sono rivolta alla Caritas l'unica che mi ha dato un piccolo aiuto. Ho scritto al Presidente della Repubblica Napolitano, due volte il quale mi ha risposto, girando la mia situazione alla nostra Prefettura. Ho scritto al nostro Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e altri politici senza avere risposte. Ho scritto ultimamente anche al Santo Padre il quale ha rimandato il tutto alla Caritas. Ma loro non possono aiutarmi. Per rimanere in piedi e pagare mi sono rivolta anche a determinate persone restituendo successivamente tutto. Ho scritto al santo Padre come detto chiedendo con umiltà in ginocchio di poter essere aiutata Si parla di solidarietà ma io da persona umile ho chiesto la carità. Perderò a giorni l'unica cosa che ho casa ed è per questo che mi sono rivolta a tutti. Non so dove andare con una persona anziana malata che vive con me. Problemi su problemi , ho provato a presentare domanda per una pensione ma è stato risposto: Puoi svolgere ogni tipo di lavoro nonostante sono andata in anoressia, depressione,
e diverse operazioni fatte. Imploro ed invoco: “Aiuto per quello che potrà farmi”. Chiedo di non mettere il mio vero nome ,ho perso tutto, sto perdendo e mi stanno togliendo anche la mia
dignità come persona. Sono Italiana ma straniera nel mio paese. Anzi. quello che mi sono sentita rispondere molte volte che ci sono gli stranieri da aiutare per prima. Tutti siamo figli di Dio ma le nostre istituzioni a noi non ci tutelano. Le leggi non sono per noi Italiani – Se UNO POI SI AMMAZZA – E non chiede aiuto – POI MORMORANO – Poteva chiedere aiuto – LO AVREMMO AIUTATO. Se chiedi AIUTO con tanto di umiltà perchè non sei più una persona – diventi invisibile e trovi porte chiuse.. Quando sono a casa è come se vivessi dentro un carcere . Aiuto – Se potete facendo appello alla carità. Chiedo Scusa per il Disturbo”.
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