Scs, ancora in Tribunale per fermare Cda Antonini. Minacce a direttore TO®, OdG “Istituzioni vigilino” - Tuttoggi.info

Scs, ancora in Tribunale per fermare Cda Antonini. Minacce a direttore TO®, OdG “Istituzioni vigilino”

Redazione

Scs, ancora in Tribunale per fermare Cda Antonini. Minacce a direttore TO®, OdG “Istituzioni vigilino”

Lun, 18/06/2012 - 14:15

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Spoleto Credito e Servizi, si torna in Tribunale. La decisione di Antonini & Co. di convocare i soci il prossimo 30 giugno affinchè confermino (o meno) la fiducia al CdA eletto il 17 dicembre 2011, in quella che fu ribattezzata come l’assemblea dello scandalo, è già al vaglio del giudice del Tribunale di Spoleto, il dottor Roberto Laudenzi. Nei giorni scorsi, stando a quanto può anticipare Tuttoggi.info, è stato infatti presentato un nuovo ricorso d’urgenza da parte degli ex amministratori Cucchetto, Raggi e Solfaroli (assistiti dagli avvocati Zaccheo di Roma e Mazzi di Perugia) che intendono fermare la convocazione degli azionisti. Una causa che era già nell’aria (clicca qui). Il giudice istruttore, come si ricorderà, lo scorso 27 aprile, nel confermare la sentenza del presidente del Tribunale (che aveva sospeso i poteri della straordinaria amministrazione al board guidato dal dominus Antonini), aveva invitato i contendenti a trovare un accordo per ripetere l’assemblea del 17 dicembre scorso, quella degli ‘sgambetti’. L’intesa però non c’è stata. Anzi a sentire i ‘ribelli’ non c’è stato neanche un solo incontro fra gli avvocati che avrebbero dovuto decidere modalità, data e luogo di svolgimento della nuova adunanza. Inevitabile dunque, a sentire l’ex Cda, il ricorso alla magistratura, sempre più costretta a doversi occupare delle vicende della holding che controlla Banca Popolare Spoleto. Ma quello di Zaccheo-Mazzi potrebbe anche non essere l’unico ricorso presentato al Tribunale: al lavoro infatti ci sarebbero anche i legali dei 4 soci che impugnarono le decisioni assunte dall’assemblea che confermò la presidenza ad Antonini.

Assemblea straordinaria – La manovra del board di “forzare la mano” sembra dettata dal fatto di riguadagnare i poteri della straordinaria amministrazione in tempo utile per l’assemblea straordinaria indetta da Bps per il 27 luglio durante la quale – come evidenziato da Antonini nella nota del 15 maggio scorso – verrà affrontata la proposta di aumento di capitale per 30 milioni di euro per la quale si dovrà valutare il “reperimento delle risorse eventualmente necessarie a sottoscrivere la quota di pertinenza Scs”.

Odg “Istituzioni vigilino” – intanto l’Ordine dei Giornalisti dell’Umbria è intervenuto sul grave episodio di minacce subìto nei giorni scorsi dal direttore di TO® Carlo Ceraso (qui) da parte di uno dei ‘protagonisti’ del video, pubblicato da queste colonne (qui), che svelò la scandalosa conduzione dell’assemblea di dicembre. Ecco il testo della nota che è stata inviata anche al Prefetto di Perugia. “L’Odg dell’Umbria esprime solidarietà al collega Carlo Ceraso in ordine all’episodio di grave intolleranza verbale con aggravio di minacce che lo ha recentemente visto vittima, nella città di Spoleto, per la sua attività di cronista da anni attivo sul campo della cronaca cittadina. Ogni qualvolta si verificano fatti del genere – scrivono i membri del Consiglio del presidente Ciliani – viene ridotto, se non seriamente danneggiato, il diritto di cronaca da intendersi come professionale espressione del giornalista e diritto dell’opinione pubblica ad essere correttamente e pienamente informata. Per questo l’Ordine dei giornalisti dell’Umbria stigmatizza l’episodio e nel mentre invita tutti i componenti della società civile ad un più scrupoloso rispetto delle regole di convivenza civile, segnala il grave episodio ai rappresentanti delle istituzioni che hanno anche il compito di vigilare sul corretto svilupparsi del confronto democratico, affinché episodi del genere non possano ripetersi compromettendo diritti fondamentali di cittadini”.

Minacce di morte – l’appello lanciato dall’Ordine arriva peraltro mentre sono state “recapitate” minacce di morte al direttore di TO® e ci sarebbe stato anche un tentativo di subornazione nei confronti di uno dei testimoni della precedente aggressione. Fatti addebitabili anche questi, almeno allo stato dei fatti, al solo responsabile delle minacce. Una situazione che rende sempre più difficile poter svolgere il diritto-dovere di informare i lettori e che, dopo l'Odg, registra l'intervento anche di Ossigeno per Informazione, l'Osservatorio voluto da Fnsi e Odg e patrocinato da Unesco Italia.
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