Scontro sui conti sanità, deciso l'aumento Irpef, Irap e bollo auto: ecco chi pagherà di più

Scontro sui conti sanità, deciso l’aumento Irpef, Irap e bollo auto: ecco chi pagherà di più

Massimo Sbardella

Scontro sui conti sanità, deciso l’aumento Irpef, Irap e bollo auto: ecco chi pagherà di più

La Giunta regionale ha indicato le nuove aliquote: "Per evitare il commissariamento". L'opposizione insorge
Ven, 21/03/2025 - 18:50

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Di certo c’è che gli umbri da quest’anno pagheranno più tasse. Perché in merito ai “buchi” che avrebbero portato la Giunta Proietti a questa decisione, da giorni si assiste ad un rimpallo di “operazioni verità” e di controaccuse tra l’attuale maggioranza di centrosinistra e il centrodestra che ha governato in Umbria negli ultimi 5 anni.

Dibattito innescato dalla relazione effettuata da un soggetto privato a cui la stessa Giunta ha affidato una due diligence sui bilanci negli ultimi anni delle quattro Aziende sanitarie umbre. Quelle alle quali si riconduce circa l’80 per cento del bilancio regionale.

La relazione del “revisore” privato, resa pubblica dalla stessa Giunta regionale, indicava in 243 milioni il deficit, cifra che alla luce dei trasferimenti attesi ha portato nel 2024 il risultato economico del consolidato regionale della sanità a -90 milioni. Che è l’ammontare, secondo l’assessore Barcaioli, della manovra decisa oggi dalla Giunta regionale attraverso l’aumento delle imposte regionali.

Numeri (il deficit di 243 milioni) contestato dal centrodestra, per il quale il disavanzo che la sanità umbra si porta dietro, al di là del Covid, ha radici ancora più lontane. Con l’ex governatrice Catiuscia Marini che, chiamata in causa la sua amministrazione, annuncia via social che farà chiarezza.

Ma per il centrodestra lo spauracchio del commissariamento evocato dalla Giunta Proietti è solo una manovra per giustificare l’aumento delle tasse e per distogliere l’attenzione dal fallimento dei “100 giorni”, nei quali in campagna elettorale aveva promesso di riuscire ad azzerare le liste d’attesa, che invece in questi tre mesi sono cresciute.

L’amministrazione Proietti, però, ribadisce la gravità della situazione: “Di fronte al certo commissariamento a causa del grave squilibrio emerso dai conti della sanità la Giunta regionale, nella seduta straordinaria di questa mattina, ha proposto un disegno di legge da portare all’esame dell’Assemblea Legislativa, per scongiurare, pur nella ristrettezza dei tempi, che questo disastroso scenario si concretizzi”.

Commissariamento che porterebbe a un aumento massimale ed indiscriminato di tutte le aliquote fiscali per tutte le fasce di reddito, a un incremento del ticket sanitario e a una riduzione dei servizi.

Palazzo Donini propone invece l’avvio di un iter legislativo che “porta a rivedere in maniera progressiva e non indiscriminata le aliquote fiscali, salvaguardando le categorie più deboli di cittadini e famiglie con redditi bassi che non subiranno alcun aumento”.

Chi pagherà di più

A titolo indicativo – viene specificato nella nota della Regione – per coloro che hanno un reddito fino a 15mila euro tutto resterà invariato.

Per lo scaglione da 15.000 a 28.000 l’aliquota sull’addizionale Irpef passerà all’ 1,95, per coloro che percepiscono un reddito più alto, da 28 mila a 50 mila, l’aliquota sarà del 2,05, mentre sarà del 2,1 per lo scaglione più alto, quello superiore a 50 mila.

“Nessuna aliquota toccherà il massimo livello – si legge ancora nella nota della Regione – come invece accadrebbe se l’amministrazione regionale rimanesse inerte di fronte allo scenario che si è palesato”.

Sempre Barcaioli stima come varierà l’importo dell’Irpef: “Chi si trova nella fascia tra 16mila e 20mila euro l’incremento sarà estremamente contenuto: circa 1,60 euro al mese per chi guadagna 16mila euro, circa 4,90 euro per chi ne percepisce 18mila e circa 8,10 euro per chi ha un reddito di 20mila euro. Cifre che dimostrano chiaramente come l’aumento sia sostenibile e distribuito in modo equo”.

A partire dal primo gennaio 2026 l’aliquota Irap (Imposta regionale sulle attività produttive) subirà un aumento dello 0,5 solo per alcune categorie, mentre il bollo auto del 10 per cento escluse le categorie esenti.

La Giunta: per evitare il commissariamento

“Una manovra che questa Giunta non avrebbe mai voluto fare – prosegue la nota dell’amministrazione regionale – se non avesse ereditato dalla precedente amministrazione una situazione dei conti in sanità disastrosa e già nota alla precedente giunta ma diventata insostenibile anche per effetto dei tagli del governo alla spesa pubblica. La strada, purtroppo, è obbligata di fronte a un pesante disavanzo delle 4 aziende sanitarie, con un deficit strutturale negli ultimi 5 anni a cui si aggiunge il taglio lineare del Governo di 40 milioni dei trasferimenti alla Regione nel prossimo triennio”.

In cambio, la Giunta Proietti promette agli umbri una sanità pubblica umbra “efficiente, accessibile e di alta qualità”, per le quale “ci sono ampi margini di miglioramento”.

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