” La decisione assunta da Telecom Italia di un taglio occupazionale di 5.000 unità (quasi il 10% della forza lavoro in Italia) è una decisione sbagliata, confusa, contraddittoria che comporterebbe un impoverimento, per di più traumatico, di professionalità in tutte le aree dall'azienda e lascerebbe incerto e indefinito il futuro di un'azienda strategica per il Paese.
Ne sono convinte le federazioni di categoria delle Telecomunicazioni SLC-CGIL, FISTel-CISL, UILCOM-UIL e le RSU, che per queste ragioni hanno proclamato per il prossimo venerdì 4 Luglio una giornata di sciopero nazionale contro il taglio dei posti di lavoro e per il rilancio dell'azienda.
Un'azienda presente anche in Umbria – in maniera ancora consistente ma già molto inferiore che nel passato – con 475 dipendenti, la stragrande maggioranza dei quali impiegati presso le sedi che insistono sui due capoluoghi di provincia di Perugia e Terni (Rete, Customer Care e Strutture Commerciali); poi vi sono dei posti di lavoro dell'assistenza tecnica della Rete a Città di Castello, Gubbio, Foligno, Spoleto e Amelia.
Dopo l'apertura unilaterale delle procedure di legge per i licenziamenti collettivi, abbiamo potuto constatare che dei 5.000 esuberi complessivi, 37 riguarderanno l'Umbria: un dato molto significativo, che prospetta una nuova ed ulteriore riduzione di personale che si inserisce, tra l'altro, in un contesto fatto di organici già oggi sottodimensionati, andando ad aggravare ulteriormente il problema, molto sentito, della qualità del servizio reso alla clientela.
Il sindacato non può che essere indisponibile ad affrontare una discussione sulla riorganizzazione Telecom fatta solo di gestione dell'ennesimo taglio occupazionale.
Serve al contrario una discussione più ampia, tra i livelli istituzionali, tutti gli operatori, l'AGCOM ed il sindacato, sul futuro del Settore e delle Reti, perché un Paese senza una rete di TLC ammodernata ed al passo con i tempi, rischia di non traguardare le possibilità sviluppo e di trovarsi a gestire una fase di declino.
Perché questo confronto si apra, SLC-CGIL, FISTel-CISL e UILCOM-UIL si stanno mobilitando al massimo insieme ai lavoratori, per pretendere certezze sulle prospettive industriali di Telecom, difendere l'occupazione che c'è ed il futuro di una delle più grandi e strategiche aziende private del Paese.
Il 4 Luglio, giorno dello sciopero, i lavoratori dell'Umbria parteciperanno, insieme ai colleghi di Emilia Romagna, Marche, Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia, alla manifestazione interregionale di Bologna.
In Emilia Romagna, tra l'altro, lo sciopero è esteso all'intero Settore Telecomunicazioni, proprio per sottolineare gli impatti sul sistema italiano di TLC che derivano dalle decisioni e dalle azioni adottate dall'operatore incombente”.
SLC-CGIL Umbria – FISTel-CISL Umbria – UILCOM-UIL Umbria – Rispettive RSU