Dopo lo scandalo Sanitopoli, il Pd umbro finisce anche nel mirino di Crozza. Il comico, a “Che tempo che fa”, parla dell’inchiesta che ha portato a quattro arresti e 35 indagati, tra cui molti esponenti del Partito democratico. Che a livello nazionale cerca di coinvolgere scienziati.
“Se prende piede questa idea degli scienziati – dice Crozza – bisogna mandarne uno in Umbria… potrebbe servire“.
Riassume l’inchiesta a Fazio e poi scatta l’affondo: “Poi dice che il Pd ha il 20 per cento e non conta più una minchia in questo Paese. No, no. In Procura a Perugia è ancora il primo partito“.
Boom. Crozza prosegue: “E’ chiaro che in Umbria servirebbe uno scienziato. Solo che per fare lo scienziato nella sanità umbra la selezione è durissima: devi avere almeno un master in ‘Cugino di un assessore Pd’. Non è facile. Anche se a sentire le intercettazioni tra quelli coinvolti di scienza ce n’è poca“.
E nel mirino del comico finisce il direttore generale dell’Azienda ospedaliera, Emilio Duca, anche lui agli arresti domiciliari. Cita l’intercettazione in cui il manager dice “se mi intercettano vengono fuori 5 reati all’ora“. E giù risate nello studio della trasmissione di Fabio Fazio e dello stesso conduttore televisivo. Crozza prosegue: “Un genio. Fa l’informatore di se stesso. Però potrebbe essere utile alla scienza. Perché se uno così lo infili nell’anello del Cern e lo bombardi di protoni potrebbe essere che dallo scontro tra protoni e minchioni magari nasce dell’energia“.
Davvero una bella pubblicità per l’Umbria, Perugia e la sua sanità. Si ride per non piangere.
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Che fuori tempo che fa – Maurizio Crozza sulla scienza – 15/04/2019 – video – RaiPlay
Maurizio Crozza: “Per scienza si intende un sistema di conoscenze ottenute grazie alla ricerca, al metodo e al rigore. Tutte cose che a Roma si sono estinte con Romolo Augusto nel 476 dopo Cristo.” “Subito dopo sono arrivati Odoacre generale degli unni, Gianni Re degli Alemanni e Virginia Regina di unno vale unno.”