Il sindaco Paolo Fratini ha firmato oggi l’ordinanza che dispone la parziale riapertura dei mercati su tutto il territorio comunale: Lama (giovedì), San Giustino (venerdì), Selci (martedì).
Sono state anche fissate, in collaborazione con il Comando della Polizia locale, le modalità di svolgimento per rispettare le indicazioni dei Dpcm per il contenimento della diffusione e del contagio da Covid-19:
- La vendita al pubblico avverrà a partire dalle ore 8 e alle 13
- Sarà consentita la vendita di soli generi alimentari
- Priorità di accesso a disabili e donne in gravidanza
- Le aree di vendita dei banchi saranno delimitate in modo da garantire la distanza sociale ed evitare gli assembramenti
- All’interno dell’area delimitata sarà consentito l’accesso a due clienti per volta, nel rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro
- In tutta l’area dei mercati e dei posteggi fuori mercato è fatto obbligo a chiunque di indossare guanti e dispositivi idonei a coprire naso e bocca
- I venditori dovranno assicurare alla clientela la disponibilità di gel igienizzante a base alcolica
- La clientela non dovrà attardarsi negli acquisti e impegnare il tempo strettamente necessario a tal fine
Gli agenti della Polizia Locale e i volontari della Protezione Civile controlleranno che tutto si svolga secondo le regole e le disposizioni dell’ordinanza. Qualora venissero meno le condizioni di sicurezza, a causa di un notevole afflusso di persone, di una immotivata permanenza all’interno dell’area mercatale o di un mancato generale rispetto delle norme sul distanziamento sociale, il mercato potrà venire sospeso fino al ripristino delle condizioni di sicurezza sopraelencate. In caso di perduranti criticità il mercato verrà chiuso.
“Si tratta di un primo piccolo passo verso il ritorno alla normalità – dice il sindaco Fratini – in attesa che Governo e Regione Umbria forniscano le indicazioni per la gestione della cosiddetta Fase 2. Stiamo lavorando anche alla riapertura dei cimiteri per domenica 26 aprile. Il tutto dovrà avvenire nel rispetto massimo delle condizioni di sicurezza che il Dpcm impone e che è ancora in vigore fino al 3 maggio“.