La città della Quintana si prepara a celebrare il Patrono. San Feliciano. Oggi pomeriggio, alle 18, il vescovo Gualtiero Sigismondi guiderà i Primi Vespri. A seguire la sera alle ore 21.00 veglia dei giovani organizzata dal Servizio diocesano di pastorale giovanile con la testimonianza di don Marco Pozza sacerdote, giornalista e cappellano presso il Carcere Due Palazzi di Padova.
Il programa
La Solenne Celebrazione è prevista alle 11 con i Presbiteri, i Diacono e i Religiosi della Diocesi, presieduta da S. E. Mons. Marco Salvi Vescovo ausiliare dell’Arcidiocesi di Perugia – Città della Pieve. Presenti le autorità civili e militari. Nel pomeriggio alle ore 15.30 Processione per le vie della città (via Garibaldi, largo Carducci, via Gramsci, p.zza S. Domenico, via Mazzini, via Cairoli, p.zza S. Francesco, corso Cavour, via Garibaldi) e Secondi Vespri Solenni.
Chi era
San Feliciano fu il primo Vescovo di Forum Flaminii, l’odierna San Giovanni Profiamma, una cittadina poco distante da Fulginia. Nato da famiglia cristiana, si sarebbe trasferito a Roma, al tempo di Papa Eleuterio (174-189), per perfezionare la sua educazione. Diventato esemplare nella pratica cristiana, egli ritornò in patria con il vivo desiderio di portare la buona novella ai suoi concittadini che lo elessero Vescovo. Venne ordinato a Roma da Papa Vittore (189-199). Annunciò il messaggio cristiano alle città di Fulginia, Spello, Bevagna, Plestia e Trevi, spingendosi fino a Norcia. È tradizione che avesse predicato il Vangelo anche a Narni e a Terni e che avesse ordinato vescovo San Valentino. Da tante antichissime tradizioni e dalla diffusione dei suoi culto, si può dire che sia stato l’evangelizzatore non solo di Forum Flamini e di Fulginia, ma dell’Umbria. San Feliciano subì il martirio il 24 gennaio tra il 249 e il 251, nei pressi di Foligno, mentre veniva condotto a Roma prigioniero. Fu sepolto presso il Ponte di Cesare sul Topino. Attorno al suo sepolcro si costituì la Nova Civitas Fulminei, cioè l’attuale Foligno, che sempre lungo i secoli l’ha riconosciuto Padre della Patria e Difensore della Città.