“Ma che splendida giornata!”. Cita Vasco Rossi, Matteo Salvini. Il risveglio a Perugia, è stato più dolce del cioccolato il cui profumo ancora pervade le vie del centro. Una passeggiata in centro, con tante mani da stringere e gli immancabili selfie. Ed un confronto con Donatella Tesei ed il gruppo della Lega, con i parlamentari Caparvi e Pillon, i neo consiglieri regionali e coloro che non sono stati eletti (anche se qualcuno spera in un ripescaggio nel gioco degli assessorati) e degli incarichi nazionali. “Tutti avranno un ruolo determinante” assicura il Capitano.
La stoccata a Conte Che in conferenza stampa, prima di tornare a Roma, parla ancora della vittoria in Umbria, del suo significato per gli umbri e per l’Italia. “Dal mio punto di vista – chiarisce – ha anche un valore nazionale”. E sbeffeggia il premier Conte, che dopo l’infelice paragone tra l’Umbria e la provincia di Lecce, nel tentativo di mettere al riparo il Governo dal voto in Umbria, ha ricordato ancora che gli umbri sono solo il 2 per cento della popolazione italiana. “Sbagliare è umano – lo incalza Salvini – ma perseverare è diabolico”.
E ancora, a proposito di questa Umbria “che mi ha dato tanto” aggiunge: “C’è un’aria di festa, di gioia, di sollievo, di liberazione. Ma da oggi pomeriggio c’è anche una grande responsabilità”.
I numeri della Lega Rivendica il risultato della Lega (“non ricordo altri territori dove abbiamo quadruplicato i consiglieri regionali in 5 anni”), cita i risultati di alcuni Comuni, come Attigliano (64%), Valfabbrica (63%), a Nocera, dove il suo partito ha preso il 49% “c’è ancora da lavorare”, scherza rivolgendosi a Caparvi.
Ma rende merito anche agli alleati della coalizione: “Non mi interessa vincere da solo. Ringrazio il presidente Berlusconi per i complimenti, ma non si vince da soli”.
Una vittoria di 20 punti sul candidato Pd-M5s: “Avevo scommesso alcuni caffè su uno scarto del 10% – rivela – ma addirittura il 20%…”.
Tesei: avevamo la percezione della voglia di cambiamento Quindi lascia la parola alla neo governatrice dell’Umbria, Donatella Tesei. “Girando ogni centro dell’Umbria avevamo percepito molto concretamente la voglia di cambiare e di credere nel nostro progetto”. Rileva la grandissima affluenza alle urne: “In precedenza la gente era scoraggiata, pensava che non ci fosse una reale voglia di cambiamento”.
Quindi l’affondo sul centrosinistra: “Questo voto è un no ad un sistema che aveva portato la regione nelle condizioni che oggi ci vedono molto impegnati a ripartire”.
Le priorità Parla delle priorità: lavoro e sostegno alle imprese per far ripartire l’economia. Ma anche la riorganizzazione della macchina regionale, anche per far fronte “ai numerosi pensionamenti a scadenza ravvicinata”.
Poi la riflessione sulla sanità, dove, assicura, “prevarrà il merito e la qualità dei servizi”. E il 30 ottobre, anniversario del terremo, annuncia che sarà in Valnerina, anche per incalzare il Governo sul mantenimento delle promesse fatte.