Il presidente di UmbriaEquoSolidale Massimo Luciani torna sulla cancellazione dell'edizione 2023 "Il Comune ci aveva detto che per il Tartufo non sarebbero state usate le stesse tensostrutture di Altrocioccolato ma oggi ce le ritroviamo montate in entrambe le piazze"
A pochi giorni dal via del Salone del Tartufo, torna prepotentemente a galla la polemica sull’annullamento di Altrocioccolato 2023, manifestazione saltata dopo 10 anni per la mancata disponibilità delle tensostrutture necessarie ad ospitare gli stand.
A puntare il dito contro il Comune è lo stesso presidente di UmbriaEquoSolidale Massimo Luciani: “Dopo che l’amministrazione comunale ha ripetutamente asserito che non ci sarebbero state tensostrutture per Altrocioccolato, causandone di fatto la cancellazione, scopriamo ora che al Salone Nazionale del Tartufo Bianco sono presenti le stesse tensostrutture, con stessa dimensione e fornitore di sempre“.
Una situazione definita “oltremodo surreale” dagli organizzatori della manifestazione equosolidale, considerato che, a più riprese, ai vertici di Altrocioccolato era stato detto proprio come il Salone del Tartufo Bianco, “per esigenze di restyling”, non avrebbe utilizzato quelle stesse tensostrutture. Da ieri (25 ottobre), invece, sono state montate in entrambe le piazze principali della città.
Lo stupore del direttivo è accresciuto anche dal fatto che pure Tiferno Comics – la mostra mercato dedicata agli amanti di fumetto e games dello scorso weekend – ha visto il montaggio di un’altra tensostruttura, di proprietà di Sogepu, “della cui esistenza non eravamo stati messi al corrente, nonostante le nostre ripetute sollecitazioni verso l’amministrazione comunale per salvare Altrocioccolato“.
“Poniamo una semplice domanda a sindaco e a assessore: perché ci avete negato queste tensostrutture, o anche solo la possibilità di compartecipare, anche finanziariamente, per il loro utilizzo? Sinceramente non riusciamo a contenere la delusione di aver visto trattare Altrocioccolato come figlio di un dio minore. Uno smacco ed ora una beffa, condivisi dalla gran parte dei cittadini, non solo di Città di Castello ma di tutta l’Umbria ed oltre”.
“Avevamo portato in città una kermesse in grado di coprire spazi dignitosi – ha aggiunto Luciani – che avesse pari importanza delle altre, richiamasse interesse e desse ai visitatori offerte culturali, sociali ed economiche importanti. Tutto ciò senza incidere significativamente sulle casse comunali, che su Altrocioccolato hanno pesato in misura minimale se paragonato a quello che l’evento ha restituito. Il nostro rammarico ulteriore è scoprire come sia stata di fatto estromessa. Avevamo il dubbio fosse stata per mancanza di capacità di programmazione o per volontà politica. Ora non c’è più dubbio, è tutto alla luce del sole!“.