Salmonellosi a scuola, in Umbria quasi 70 casi: colpa dei pomodorini siciliani - Tuttoggi.info

Salmonellosi a scuola, in Umbria quasi 70 casi: colpa dei pomodorini siciliani

Flavia Pagliochini

Salmonellosi a scuola, in Umbria quasi 70 casi: colpa dei pomodorini siciliani

Gio, 14/11/2024 - 14:26

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Ci sarebbbero dei pomodorini siciliani dietro i casi di focolaio epidemico di salmonella che ha interessato tutta Europa; anche l’Italia, con Umbria e Toscana. Tra questi anche gli oltre trenta casi segnalati dal Comune di Bastia di salmonellosi nella mensa scolastica, anche se secondo la relazione europea dell’Ecdc – Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie di Solna, in Umbria i casi sarebbero il doppio.

Nel cuore verde d’Italia, nello specifico, secondo l’ente europeo sono stati identificati 63 casi di salmonellosi, tra cui 32 di Salmonella Strathcona e nove di Salmonella Strathcona ST2559, presso istituti scolastici che condividevano un centro di cottura e il personale che vi lavorava. Ma in realtà, si apprende dalla Usl, i casi sono stati un po’ di più, tutti riconducibili al caso di Bastia.

La Salmonella Strathcona – si apprende – è stata rilevata nel farro con pomodorini crudi e pesto consumato dai bambini di bastia il 26 settembre scorso. I pomodorini sospetti sono stati ricondotti a tre grossisti italiani e due produttori. Secondo le analisi dell’Ecdc altri focolai sono stati registrati in Toscana, ma anche in Germania, Austria e Francia. In tutti i casi la “colpa” sarebbe dei pomodorini siciliani.

A Bastia la situazione è venuta alla luce a inizio ottobre dopo che da fine settembre sono stati lamentati numerosi casi di gastroenterite poi ricondotta a salmonellosi. Tra bambini ma anche il personale addetto alla mensa scolastica. Il Comune aveva reso noto di recente che i casi certificati erano 33, solo bambini. Il referente dell’Usl Umbria 1, invece, ai microfoni del Tgr, oggi ha spiegato che in realtà i casi notificati legati al centro cottura in questione sono 69, di cui 63 bambini e 6 adulti.

A seguito dell’allarme di Bastia Umbra, i carabinieri del Nas avevano condotto accertamenti in vari centri cottura e mense scolastiche dell’Umbria. Su richiesta dell’istituto zooprofilattico, per alcuni giorni è stata sospesa l’erogazione nei pasti di verdure crude, sostituite con quelle cotte. Poi la situazione è tornata alla normalità. I controlli effettuati avrebbero dunque mostrato una situazione pienamente sotto controllo al di là di quanto accaduto a Bastia Umbra.

(articolo in aggiornamento)

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