Sono stati condannati questa mattina dal Gip Lidia Brutti due dei tre indagati per la vicenda di estorsione alla quale seguì il suicidio di don Franco Bucarini. Il parroco di Cenerente che si tolse la vita pochi giorni dopo l’arresto di un rumeno per un tentativo di estorsione.
Nel settembre scorso il parroco aveva infatti sporto denuncia nei confronti di Ion Ciurar, rumeno ventiduenne che secondo il racconto del parroco, lo avrebbe raggirato accusandolo di aver fruito di sue prestazioni sessuali e pertanto pretendendo, per sms, il pagamento di 4 mila euro in cambio del suo silenzio. In quell’occasione secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, il rumeno aveva anche rubato al parroco una catenina in oro con crocifisso. Oggi Ciurar assistito dall’avvocato Daniela Paccoi, è stato condannato a 3 anni e 4 mesi di reclusione.
Suicidio Don Franco Bucarini / Arrestato il complice del ricattatore
Ma secondo gli inquirenti Ciurar si era avvalso di due complici, Andrea Marini, trentatreenne pluripregiudicato perugino, difeso dall’avvocato Giuliano Bellucci che questa mattina è stato condannato ad 1 anno per il furto della catenina e Lucian Constentin Grancea che invece comparirà davanti al giudice a fine mese per il rito immediato.
La famiglia del sacerdote si è costituita parte civile tramite l’avvocato Giancarlo Viti, per loro è stato stabilito che il risarcimento sarà oggetto di un procedimento civile.