Sabato 12 settembre, alle ore 9.30, all'interno del parco Filippo Silvestri, inizia “Chioccolando”, il 5° raduno regionale degli imitatori del canto degli uccelli. La manifestazione intende far rivivere le antiche tradizioni della caccia. Una volta, quando l'Umbria era davvero selvaggia, i boschi, in autunno, si riempivano di fauna migratoria. Tordi bottacci, tordi sasselli, cesene e colombacci saturavano l'aria con i loro gorgheggi. E il cacciatore esperto, silenzioso e mimetico, provava a farli avvicinare imitandone i canti con la bocca e con l'ausilio di strumenti artigianali. Costoro venivano chiamati, “Chioccolatori”. Con il “chiò, chiò” erano quindi in grado di stupire i volatili che venivano catturati con incredibile sapienza. I cacciatori – fischiatori affidavano dunque alla bravura il carniere quotidiano che, spesso, costituiva fonte di sostentamento per tutta la famiglia. Il nutrito programma della manifestazione, suddiviso in due giorni, è di sicuro interesse per chi è appassionato. Alle ore 11 di sabato 12 settembre si svolgerà una appassionante esibizione dei campioni della Fimov (federazione italiana manifestazioni ornitologiche e venatorie). In questo periodo si discute molto di delicate questioni legate alla fauna e alla biodiversità. Per tale motivo, alle ore 10 di domenica 13 settembre, si terrà un'importante tavola rotonda intitolata “Il Piano regionale faunistico venatorio”. Il direttore tecnico della Zrc “San Pietro”, Enrico Bastioli, ringrazia le associazioni venatorie locali “per aver dato, come sempre, una grossa mano agli organizzatori”. Il coordinatore della manifestazione, Orlando Tardini, afferma che “la caccia deve oggi essere considerata una risorsa economica ed una occasione per mantenere salde tradizioni millenarie”.