Gli ex manager tedeschi della ThyssenKrupp, Harald Espenhahn e Gerald Priegnitz, rispettivamente condannati a 9 anni e 8 mesi e 6 anni e 10 mesi in Cassazione per omicidio colposo nell’ambito del processo del rogo di Torino del 6 dicembre del 2017, potrebbero essere raggiunti dall’ordine di carcerazione emesso dall’Italia nel 2016 e che finora in Germania non è stato ancora applicato.
A stabilire l’eseguibilità della misura cautelare è stato il Tribunale di Essen, dopo che gli ex manager tedeschi, per alcuni vizi di forma, non erano mai stati sottoposti alle misure disposte nei loro confronti. Harald Espenhahn e Gerald Priegnitz hanno comunque deciso di ricorrere al Tribunale di Hamm contro la decisione di quello di Essen e, soltanto dopo questa pronuncia, la pena potrebbe essere applicata ai due ex vertici di Thyssen che, in ogni caso, non sconteranno una pena superiore ai 5 anni, così come previsto dal codice penale tedesco per i casi di omicidio colposo.
In concomitanza nell’attesa dell’applicazione della pena per i due colleghi tedeschi, l’ex ad di Thyssen Marco Pucci (condannato nello stesso processo a 6 anni e 3 mesi di carcere) ha ottenuto in questi giorni l’affidamento ai servizi sociali e ha potuto lasciare il carcere di Terni dove era detenuto dal maggio del 2016. La misura alternativa alla detenzione è stata disposta dal Tribunale di sorveglianza.
Nel marzo del 2018, a un anno circa dalla sentenza della Cassazione, dopo l’appello-bis, Pucci aveva anche avviato la procedura per chiedere la grazia.