Dopo la sentenza del Consiglio di Stato, che ha annullato per vizio di procedura la sentenza del Tar relativa alla proroga della concessione Rocchetta, rinviando incredibilmente tutto di nuovo allo stesso Tar senza entrare nel merito, l’Amministrazione Comunale di Gualdo Tadino, per non perdere ulteriore tempo su una vicenda che sta penalizzando e paralizzando città e cittadini, ha convocato per lunedì 22 luglio, un tavolo allargato agli stakeholders interessati alla vicenda.
Il tavolo allargato ai portatori di interesse sarà il primo passo di una road map che il sindaco Massimiliano Presciutti e la Giunta hanno già definito fin dalle prime ore dopo la sentenza, che vedrà poi qualche giorno dopo, entro la fine del mese di luglio, la convocazione di un Consiglio comunale aperto per approfondire ulteriormente una tematica già ampiamente discussa in più occasioni in passato e giungere ad una determinazione ufficiale e definitiva della massima assise cittadina.
“All’esito sia del tavolo allargato che del Consiglio Comunale aperto, – sottolineano sindaco e giunta – verificheremo nei fatti la reale volontà di trovare una soluzione dei diversi soggetti interessati, che possa consentire il venir meno dei tanti, inutili e dannosi contenziosi. L’obiettivo da raggiungere è solo e soltanto quello, l’unica cosa certa è che non sarà consentito a nessuno ed in nessun modo di perdere ulteriore tempo, ognuno dovrà assumersi fino in fondo le proprie responsabilità, senza nascondersi in maniera chiara e trasparente di fronte alla città”.
“Il nostro lavoro – concludono gli amministratori – è concentrato esclusivamente nella ricerca di risposte concrete alle esigenze della comunità che sono lavoro, sviluppo e possibilità di avere nuove opportunità per Gualdo Tadino. L’Amministrazione comunale e la maggioranza, su questo come su altri temi, non solo hanno le idee molto chiare ma hanno ottenuto un mandato pieno anche su questa vicenda, certificato dal voto libero e democraticamente espresso dai cittadini non più tardi di qualche settimana fa, cosa che evidentemente non è stata ancora ben metabolizzata da alcuni”.