La mancata erogazione degli “assegni di sollievo” per i malati umbri di Sla dipende -secondo la regione- dal tempo necessario alle Asl per individuare “criteri inoppugnabili” di ripartizione dei fondi, per garantire “equità e risposta ai bisogni”. E' quanto ha scritto oggi in una nota stampa la direzione regionale Salute e coesione sociale della regione Umbria, in risposta alle recenti polemiche sollevate in consiglio regionale, sui ritardi dei pagamenti degli assegni, promessi a luglio 2011.
“La Regione ha già chiesto alle Aziende sanitarie locali di provvedere all’erogazione degli assegni di sollievo per i malati di ‘Sla’, per la quale sono necessari criteri inoppugnabili che garantiscano equità e soddisfacimento dei bisogni effettivi in ogni ambito territoriale”, ha detto la direzione. Secondo gli uffici regionali, “l’annualità 2011 del Fondo per la non Autosufficienza è già stata accreditata alla Regione Umbria dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali” e sarebbe quindi pronta ad essere erogata ai beneficiari.
“Con l’ultima nota inviata ai Direttori generali delle Asl -si legge nella nota stampa – si è chiesto di provvedere immediatamente all’erogazione degli assegni di sollievo, secondo i criteri di valutazione individuati, il cui rimborso avverrà da parte della Regione alle Asl su rendicontazione trimestrale, e di fornire i dati relativi all’erogazione dei primi tre mesi perché siano orientativi per l’individuazione dei criteri di ripartizione”.
Sarebbero pertanto da imputare alle Asl i ritardi nelle erogazioni dei fondi che, come ammesso dagli stesi uffici della direzione regionale, “genera nuove incertezze, disagi e preoccupazioni dei malati e dei loro familiari”. (fda)