In una lettera, inviata questa mattina dalla Cia dell’Umbria, alla Presidente della Regione, Catiuscia Marini e all’Assessore all’Agricoltura, Fernanda Cecchini si denuncia la grave situazione in cui versa il settore agricolo. In particolare, si legge nella missiva, “sono attesi dagli imprenditori agricoli milioni di euro, ancora bloccati per mancanza di procedure”. Per la Cia Umbria “non sono più accettabili le molteplici criticità e i ritardi di Agea nei pagamenti del PSR Umbria”.
Sotto la lente della Cia anche alcune scelte e modifiche di misure chiave del PSR, annunciate nei giorni scorsi dai dirigenti della Direzione regionale Agricoltura al Tavolo Verde che, se attuate, penalizzerebbero migliaia di agricoltori.
In sostanza, scrive nella lettera il presidente Cia Umbria, Domenico Brugnoni, “le problematiche riguardano i forti ritardi da parte di Agea nel garantire i pagamenti delle domande PSR 2015 e la non disponibilità dei necessari programmi informatici per i relativi controlli e per le nuove domande 2017 in modalità grafica. Inoltre il piano di decretazione straordinario dei pagamenti di Agea, annunciato da tempo dal Ministro Martina per le regioni terremotate, relativo alle domande PSR, indennità compensativa, agroambiente, biologico 2016, non è stato ancora completato e mancano al conto anche tutti i contributi sulle assicurazioni agricole agevolate 2015, anch’essi promessi dal Ministro a febbraio scorso, nell’ambito dell’avvio del Programma di sviluppo rurale nazionale”.
“A poche settimane dalla scadenza comunitaria fissata il 15 maggio e prorogata al 15 giugno, – continua la nota – imprenditori e operatori sono alle prese con disservizi e disfunzioni tecniche dei programmi. Una situazione denunciata dagli stessi vertici di SIN, che con una nota indirizzata ad Agea nei giorni scorsi segnalano la mancanza di specifiche funzionalità del sistema dello Sviluppo rurale”.
Per quanto riguarda le misure del PSR, viene criticata “l’intenzione della Regione di rivedere il valore dei premi, relativamente ad alcune colture per le misure agroambiente e biologico e la volontà di operare un taglio percentuale e/o per territori per l’indennità compensativa”. Dissenso anche sulla decisione di “non riaprire a nuove domande l’opportunità di avvalersi della misura 14 – benessere animale”.
Per la Cia dell’Umbria, in questo momento di serie difficoltà per il settore agricolo e zootecnico regionale, dovute alle drammatiche vicende del terremoto e ai repentini cambiamenti climatici che stanno mettendo a dura prova molti comparti “ sarebbe oltremodo penalizzante rimodulare a ribasso il valore dei premi, a fronte di impegni, di controlli e certificazioni sempre più stringenti per le Aziende.
Nella lettera si ricordano anche le forti preoccupazioni, già espresse al Tavolo Verde, per “il mancato finanziamento delle graduatorie delle domande investimenti presentate il 30 Aprile 2016 dalle aziende agricole umbre”. Brugnoni rinnova l’appello all’Assessore Cecchini, alla Presidente Marini ad assegnare risorse aggiuntive alle graduatorie delle Aziende agricole e dei Giovani agricoltori dell’Umbria, così come avvenuto per le domande presentate dalle imprese dell’Agroindustria.
Il Presidente Brugnoni ritiene “irricevibile ogni proposta di modifica dei parametri di assegnazione dei punteggi e di riconoscimento dei contributi per la prossima pubblicazione di un bando alle cui nuove regole dovrebbero sottostare tutte le domande non finanziate nelle graduatorie in essere. Le imprese agricole e zootecniche dell’Umbria a fronte di investimenti realizzati, impegni assunti e forti esposizioni economico-finanziarie, non si vedrebbero più riconoscere in termini di contributi e premi, quanto annunciato con enfasi nei vari incontri dalla Regione e previsto per le singole misure da un PSR che vanta complessivamente 877 milioni di euro”.