Durante lo scorso Consiglio provinciale è stato discusso un ordine del giorno sulle iniziative della Provincia riguardo al riordino dell’Ufficio del Giudice di pace. Il documento era giunto in Consiglio con il parere favorevole, a maggioranza, della seconda commissione consiliare permanente dell’Ente.
“La figura del Giudice di pace – ha spiegato il presidente della seconda commissione Giampiero Fugnanesi – ricopre un ruolo fortemente territoriale e periferico, in quanto offre al cittadino un servizio che non lo obbliga a costosi spostamenti tra vari uffici giudiziari. Il consigliere Enrico Bastioli, nella mozione da lui presentata, ricordava però che tra gli effetti restrittivi della manovra governativa è stato approvato l’accorpamento degli uffici del Giudice di pace”. “Tutti gli amministratori comunali intervenuti ai lavori di commissione si sono dichiarati favorevoli alla ipotesi di promuovere un’azione di salvaguardia, razionalizzazione e accorpamento dei presìdi di tali uffici nelle città umbre – ha continuato Fugnanesi – chiediamo quindi che si continuino a porre in essere tutte le azioni finalizzate alla salvaguardia di un presidio del Giudice di pace a Foligno, Assisi, Todi, Gualdo Tadino, Gubbio, Città di Castello, Norcia, Città della Pieve e Castiglione del Lago e che si sostengano le iniziative dei Comuni che si attiveranno per tale mantenimento”.
Tanti gli interventi: Evian Morani della lista Asciutti ha descritto la scelta fatta dal Comune di Assisi di creare una sede distaccata di Perugia, Enrico Bastioli ha ricordato il complesso iter che, partendo da una sua mozione, ha portato a chiedere di mantenere questo servizio (forte richiesta anche da parte dei Comuni), il capogruppo del Pd Franco Rasimelli ha detto che nonostante l’argomento non rientri nelle competenze della Provincia, l’iniziativa è utile, ma che al contempo l’Ente da ora in poi si dovrebbe occupare delle proprie specifiche competenze e coltivare argomenti che esulino dalla territorialità. Dello stesso parere il consigliere della lista omonima Franco Asciutti, che ha aggiunto di sperare di poter affrontare in questo consesso argomenti più significativi per l’Umbria, per poter dare un utile supporto. Anche Piero Sorcini, capogruppo del Pdl, ha detto che la Provincia è un ente di area vasta, secondo questo argomento dell’odg invece sono i singoli Comuni ad avere la priorità. Anche Giampiero Panfili del Pdl ha spiegato che, a fronte della legittima salvaguardia dei propri territori, in Provincia la vocazione è quella di un ente di area vasta. Michele Martorelli ha invece detto che la vicinanza degli uffici favorirebbe i cittadini e Paola De Bonis ha aggiunto che tutti i consiglieri vengono dai territori e che da questi sono stati eletti, quindi ogni istanza del territorio va ascoltata. Bruno Biagiotti del Pdl ha invece affermato che questo ordine del giorno è confusionario anche dal punto di vista dei territori, considerando il fatto che qualche Comune rimarrà comunque sempre fuori dall’elenco.
L’assessore Piero Mignini ha concluso: “Si tratta di un servizio ai cittadini, non è contemplato un privilegio di una parte del territorio rispetto ad un altro”. La seduta si è conclusa con 18 voti favorevoli, 3 contrari e 1 astenuto. Hanno votato a favore Allegrini, Andreani, Armillei, Asciutti, Baldelli, Bastioli, Bravi, Carocci, De Bonis, Fallarino, Fugnanesi, Granocchia, Leonelli, Manini, Martorelli, Pinaglia, Rasimelli e Secondi. Contrari Capitani, Panfili e Sorcini. Alunni si è astenuto.
