L’associazione per la tutela dei consumatori Adoc, insieme ad altre associazioni come il Codacons, ha deciso di indire due giorni di “sciopero della benzina” per protestare contro i rincari definiti “abnormi” dei carburanti registrati in queste ultime ore in Italia. Oggi, secondo le stime dei principali quotidiani specializzati, i prezzi della verde fluttuano tra i circa 1,650 euro al litro dei distributori “no logo” ai circa 1,730 euro dei principali gestori.
“Il 5 e il 6 gennaio prossimi i cittadini italiani sono invitati ad astenersi dal fare rifornimento di benzina e gasolio, come forma di protesta contro i continui aumenti delle accise decisi dagli ultimi due governi, e contro le speculazioni sui prezzi alla pompa che mantengono alti i listini nonostante il calo del petrolio”.
Adoc denuncia: “L'abnorme situazione dei carburanti in Italia determina non solo una stangata sul pieno che sfiora i 200 euro annui ad automobilista, ma anche un effetto negativo sui prezzi al dettaglio dei beni trasportati su gomma. Effetto che potrà arrivare al +0,3% sul tasso di inflazione, con danni enormi per le tasche delle famiglie italiane”. Per tale motivo L’Adoc e le altre associazioni hanno indetto uno “sciopero della benzina” che si terrà il 5 e il 6 gennaio 2012, chiedendo a sindacati, partiti politici, e movimenti sul web di aderire, e annunciano inoltre la preparazione di una denuncia penale in relazione alle speculazioni sui prezzi di benzina e gasolio.