La delega al turismo passa dalle mani del sindaco a quelle di Camilla Laureti. È questa la novità emersa con il decreto sindacale emesso nella giornata di martedì che ufficializza il rimpasto di Giunta così come era stato anticipato da Tuttoggi.info nei giorni scorsi. Ad affiancare il sindaco Fabrizio Cardarelli entrano infatti Corrado Castrovillari e Camilla Laureti, dopo la revoca delle deleghe (seguita da varie polemiche politiche) al premio Oscar Gianni Quaranta.
QUARANTA NON E’ PIU’ ASSESSORE, IL SINDACO SPIEGA IL RIMPASTO | I COMMENTI
Prima riunione giovedì – La prima riunione della Giunta dopo il rimpasto è in programma per giovedì. Sarà questo, quindi, il giorno in cui i due neo assessori varcheranno il palazzo comunale dopo la nomina. Corrado Castrovillari, 59enne manager della Nestlè con un passato anche alla Monini, si occuperà di Bilancio e Programmazione finanziaria e di Risorse Finanziarie, Patrimoniali e demaniali. Camilla Laureti, 41 anni, giornalista professionista in forza all’assessorato al lavoro, personale e pari opportunità della Regione Lazio, ha invece le deleghe a cultura e turismo. Con una novità quindi rispetto a Quaranta, che aveva solo la prima, mentre la seconda era appannaggio del sindaco Cardarelli.
Loretoni replica al Pd – Intanto l’assessore ai lavori pubblici Angelo Loretoni, continuamente tirato per la giacchetta dalle opposizioni, unico membro della Giunta Cardarelli finora ad essere ben visto dai consiglieri del Pd ma anche dagli esponenti di maggioranza approdati qualche mese fa al gruppo misto – almeno stando alle loro frequenti dichiarazioni pubbliche – è intervenuto con una nota. Una presa di posizione che prende le mosse dall’ultimo comunicato stampa del Pd in merito al “defenestramento” di Quaranta, in cui gli esponenti di opposizione incalzavano Loretoni alle dimissioni. “Vedo che a più riprese, e da più parti, – esordisce l’assessore ai lavori pubblici – viene chiamata in causa la mia persona, invitandomi a “fare un passo indietro”, ovvero a “farmi da parte”, in sostanza a dimettermi da Assessore ai Lavori Pubblici. Rilevo che tali “amichevoli” inviti, dei quali non intendo approfondire la motivazione politica (sia essa sincera o solo strumentale), non tengono in considerazione alcuni punti fermi del mio impegno amministrativo, che sono: il rispetto del voto degli elettori che mi hanno espresso la loro fiducia, sia alle ultime consultazioni amministrative che a quelle precedenti, in cui mi sono presentato come candidato sindaco; la volontà di rendermi utile ai miei concittadini, con il massimo impegno e nella più totale assenza di interesse personale. Inoltre, avere la possibilità di mettere in pratica, anche nell’ambito amministrativo, la mia pluriennale esperienza nella gestione manageriale di opere di interesse pubblico, sia su committenza privata che istituzionale. Non mi sono mai fermato, in nessuna occasione, a considerare se il mio lavoro, svolto nel segno della ricerca dell’efficienza, avesse un qualche ritorno politico, per me stesso o per altri. Non ritengo di avere altre argomentazioni da offrire, oltre a quelle esposte, con onestà e semplicità, e sono convinto che i cittadini sapranno comprendermi”.