Il Comune di Assisi, in collaborazione con la Zona Sociale n. 3, ha annunciato un piano per utilizzare quasi 48 mila euro (per l’esattezza 47.960,80 euro) del Fondo regionale per le politiche della famiglia. Questo fondo per i rimborsi delle attività sportive e culturali è destinato a sostenere le famiglie residenti nei territori della Zona sociale 3, che comprende Assisi, Bastia Umbra, Bettona, Cannara e Valfabbrica.
Il sostegno sarà fornito sotto forma di un contributo economico “una tantum”, destinato a rimborsare le spese sostenute dalle famiglie per i figli minori che hanno partecipato a corsi o attività organizzate da associazioni o società culturali e/o sportive durante la stagione sportiva e/o culturale 2023/2024. È importante notare che l’iscrizione del minore deve essere effettuata e documentata entro e non oltre il 2 maggio 2024.
Per accedere a questi contributi per le attività sportive e culturali, le famiglie devono soddisfare alcuni requisiti. Devono avere un ISEE in corso di validità con un valore pari o inferiore a 30.000 euro. Inoltre, non devono aver beneficiato di contributi per la stessa finalità erogati dall’INPS o da altri enti per lo stesso periodo di riferimento e per lo stesso minore per cui si chiede il rimborso. Infine, devono essere in possesso di documentazione fiscalmente valida che attesti l’iscrizione del minore a una delle attività suddette e la relativa spesa sostenuta.
Le domande per il contributo devono essere presentate tramite raccomandata A/R o tramite posta elettronica certificata (PEC) al proprio Comune di residenza, secondo le disposizioni vigenti. Le domande presentate in modi diversi non saranno considerate valide. Il modello di domanda può essere scaricato dal sito istituzionale del Comune di Assisi o ritirato presso l’Ufficio servizi sociali presso la sede di Santa Maria degli Angeli durante gli orari di ufficio. Per ulteriori informazioni, è possibile contattare l’ufficio al numero 075/8138208. Questa è una grande opportunità per le famiglie di ricevere un sostegno economico per investire nell’educazione sportiva e culturale dei loro figli. (Foto di Artem Kniaz su Unsplash)