La famiglia Catalano non dimentica Fabrizio, scomparso il 21 luglio di 19 anni fa ad Assisi, dove frequentava il secondo anno di un corso di musicoterapia. La sua borsa e la sua chitarra furono ritrovati in tempi e luoghi diversi lungo il sentiero francescano della pace tra Assisi e Gubbio.
Profondamente religioso e attivo nel volontariato, giocava a hockey nella squadra di Pianezza (TO) e suonava con il gruppo strumentale Agamus di Grugliasco (TO). Amante della scrittura, esprimeva la sua anima generosa e accogliente attraverso versi poetici e incantevoli. Dalla sua scomparsa, i suoi genitori non hanno mai smesso di cercarlo, avviando ogni possibile iniziativa per ritrovarlo. Oltre a numerose battute di ricerca e visite ad Assisi, anche un concorso letterario giunto alla decima edizione che coincide anche con il quarantesimo compleanno di Fabrizio. Con il tema “Caro Fabrizio, ti racconto…”, i partecipanti sono chiamati a esprimere le loro riflessioni, contribuendo così a mantenere viva la sua memoria. L’iniziativa mira a rinnovare la speranza e a diffondere i valori di Fabrizio, arricchendo il suo ricordo con nuove storie e testimonianze.
«Ogni giorno che passa senza Fabrizio è un peso che mi porto dentro, un’assenza che diventa sempre più marcata col passare del tempo. Tuttavia, la sua presenza è ancora palpabile in me, in noi, specialmente nei momenti di difficoltà”, dice la mamma Caterina Migliazza, che, insieme al marito Ezio e all’altro figlio Alessio, continua a sperare in un ritorno. “Il 21 luglio è un giorno carico di memoria, riflessione e profonda commozione. Questa data assume un significato ancor più toccante se si considera che il tempo trascorso senza di lui ha ormai superato gli anni vissuti insieme. Ogni momento è un ricordo, ogni secondo una testimonianza silenziosa di una presenza che continua a vivere nei cuori di chi lo ha amato”.
Il sindaco di Assisi Stefania Proietti, a nome dell’amministrazione comunale e della città, “esprime vicinanza ai familiari che da quasi due decenni vivono l’incubo di non sapere cosa sia accaduto a Fabrizio, lo strazio di questo buio totale sulle sorti di un giovane figlio non ci ha mai lasciato e mai ci lascerà indifferenti, Fabrizio Catalano è un po’ anche figlio di Assisi” e assicura che continuerà ‘impegno “nella ricerca della verità perché non è possibile sparire nel nulla, è una crudeltà senza pari perdere un figlio senza sapere perché e non avere nemmeno un posto dove piangerlo. Alla mamma, ai familiari e amici tutti di Fabrizio esprimiamo tutto il nostro affetto”