L’Umbria risulta in testa alla classifica italiana del riciclo della plastica per il 2021 con un valore medio per abitante di 35,8 chilogrammi. Soddisfazione nell'Auri
L’Umbria risulta in testa alla classifica italiana del riciclo della plastica per il 2021 con un valore medio per abitante di 35,8 chilogrammi a fronte di un dato nazionale medio di 24,6 chilogrammi. Questi i dati forniti da Giorgio Quagliolo, presidente di Corepla (Consorzio nazionale per la raccolta, il riciclo e il recupero degli imballaggi in plastica), in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera mercoledì 29 dicembre. “Si tratta di un risultato di grande prestigio – commentano dall’Auri (Autorità umbra per rifiuti e idrico) – che dimostra il costante e continuo miglioramento della qualità della raccolta differenziata in Umbria”.
Questo dato va associato a un altro (fonte Ispra) estremamente lusinghiero sul fronte della raccolta dell’organico che nel 2020 vede l’Umbria con un valore medio di raccolta pari a 142 chilogrammi per abitante, un valore molto più elevato della media nazionale (121,8 kg/ab), di quella del Centro Italia (119,18 kg/ab) e anche della media del Nord Italia (135,45 kg/ab).
Anche la qualità dell’organico in Umbria (fonte Arpa Umbria – Rapporto tecnico V.1) raggiunge risultati di grande rilevo: sulle analisi merceologiche riferite ai 92 comuni della regione, 36 raggiungono una percentuale di impurità inferiore al 5 per cento e altri 33 hanno percentuali di impurità tra il 5 e il 10 per cento.
“Questi dati – ha dichiarato il presidente di Auri Antonino Ruggiano – dimostrano l’enorme sforzo che tutto il sistema della raccolta dei rifiuti in Umbria sta mettendo in campo non solo per migliorare la quantità della raccolta differenziata ma anche per migliorare la qualità della stessa per evitare elevate percentuali di scarto dei rifiuti che inevitabilmente ritornerebbero a riempiere le nostre discariche. Dopo aver concentrato l’attenzione sul miglioramento della quantità e qualità della raccolta differenziata in Umbria (rimangono solo alcune zone della regione che devono ancora avviare percorsi virtuosi) ci dobbiamo ora concentrare sull’obiettivo della chiusura del ciclo dei rifiuti in coerenza con gli obiettivi comunitari di economia circolare che prevedono entro il 2035 un conferimento in discarica dei rifiuti urbani al di sotto del 10 per cento. Auri ritiene che questo ambizioso obiettivo possa essere raggiunto attraverso il nuovo strumento del Piano regionale di gestione dei rifiuti che consentirà l’approvazione di un Piano di ambito regionale pronto a raccogliere le sfide dell’economia circolare”.
(Image by Hans Braxmeier from Pixabay)