Torna a risplendere il Museo Diocesano di Foligno: sabato scorso il Palazzo delle Canoniche ha riaperto le porte a centinaia di folignati, turisti e curiosi di tutte le età che non hanno voluto perdere un appuntamento in qualche storico per la città e la stessa Diocesi.
Un tassello del dopo terremoto che torna al suo posto e che s’inserisce nel più articolato progetto di offerta culturale e religiosa che andrà a compiersi definitivamente con l’apertura della porticina che collega la struttura alla Cattedrale di San Feliciano ed a Palazzo Trinci tramite il passaggio sopraelevato di via XX Settembre.
Particolarmente soddisfatto il padrone di casa Monsignor Gualtiero Sigismondi Vescovo di Foligno, che ha personalmente accolto tutti i visitatori.
“Una porta che si apre su di un ponte – ha commentato – è una cosa bellissima anche perchè è un legame sempre più stretto tra cultura e fede, tra amministrazione civile e religiosa”.
Tra le opere più ammirate, quella della ‘Bottega di Serrone’ particolarmente conosciuta anche all’estero, la riproduzione della Madonna di Foligno, i busti realizzati dal Bernini e – tra le particolarità – il rosono del Duomo ed il cortiletto interno tra Palazzo della Canoniche e la cattedrale stessa.
Presenti all’evento anche la vicesindaco Rita Barbetti, e don Paolo Aquilini Vicario episcopale per i Beni Culturali della Diocesi.