Ci saranno anche i rappresentanti della Kpmg, l’advisor che ha prodotto il discusso report sui conti della sanità umbra, all’audizione in Terza Commissione, insieme ai direttori di Bilancio e sanità e alla presidente Stefania Proietti. Questa la decisione passata, secondo la proposta della maggioranza, dopo che per la minoranza il consigliere di FdI Matteo Giambartolomei aveva chiesto di ascoltare i rappresentanti di Kmpg per far luce sulla vicenda del report, da cui è derivata la manovra preadottata dalla Giunta, con l’aumento delle tasse. Report nel quale si indica un deficit consolidato di 90 milioni nel 2024, che però, come si legge nello stesso rapporto, scende a circa 34 milioni, tenendo conto dei trasferimenti attesi dallo Stato. Deficit che si trasformerebbe addirittura in attivo, secondo la minoranza, alla luce del payback dispositivi medici “dimenticato” nel rapporto stesso.
Sì all’audizione, la risposta dunque della maggioranza, purché ci siano anche Proietti e i due presidenti.
Proietti e dirigenti che, insieme al vice presidente Bori e ad alcuni esponenti della Giunta, hanno incontrato i sindaci e l’Anci, nel terzo confronto dopo quelli con sindacati e associazioni di categoria per illustrare l’ipotesi di manovra preadottata.
E se i sindacati, così come le associazioni di categoria, si erano dimostrati compatti, ovviamente nel caso dei sindaci è emersa la diversità di vedute tra quelli del centrodestra e quelli del centrosinistra.
Anche con loro Proietti e Bori hanno preso l’impegno di istituire un tavolo permanente di confronto, in questo caso con Anci, non solo per quanto atterrà alla definizione puntuale della manovra, recependo comunque l’invito di tutelare al massimo in sede di revisione al ribasso delle aliquote soprattutto lo scaglione del redditi dai 15mila ai 28 mila euro, ma anche in sede di verifica successiva del gettito prodotto e di rendicontazione di come le risorse aggiuntive ottenute saranno impiegate.
L’ulteriore impegno nei confronti dei primi cittadini umbri è stato poi quello di accelerare sulla definizione di un Piano sanitario regionale “realmente attento ai bisogni di ciascun territorio e di essere incisivi anche sul tema delle riforme”.