La scuola: "Avviate indagini e verifiche interne"
Aggredito da un compagno, sotto gli occhi di un docente, prima di entrare a scuola. È la denuncia di un papà, alle prese con l’episodio di violenza capitato al figlio. Un episodio che non finirà con il pestaggio. Il genitore infatti ha già annunciato di voler adire alle vie legali, con una querela per “omesso controllo” nei confronti della scuola e di aggressione nei confronti dell’altro ragazzo.
La storia con al centro i minori
La storia riguarda minori, quindi sarà condita da omissioni relativamente a nomi e luoghi, per rendere il meno identificabile possibile la vicenda, per rispetto e per obblighi deontologici.
I fatti venerdì scorso
I fatti riportati si sarebbero verificati venerdì 8 aprile, all’ingresso di una scuola media, nell’area folignate. “Uno studente, minacciato già nei giorni precedenti di pestaggio da parte di un suo compagno di scuola, è stato aggredito fisicamente a pugni e calci all’interno del cortile scolastico, sotto gli occhi degli altri studenti, dei genitori presenti (tra cui lo scrivente) e soprattutto di un insegnante, riportando danni fisici con conseguente ricovero ospedaliero per il trauma riportato”.
“Una vera aggressione”
Il padre specifica che non sia stata una “ragazzata” ma “vera e propria aggressione”. Il ragazzo aggredito avrebbe tentato più volte di evitare qualsiasi scontro sia fuori che dentro il territorio scolastico e non avrebbe accennato alcuna provocazione e/o reazione ai fatti. All’interno del cortile della scuola, mentre i ragazzi si avviavano all’interno dell’istituto, il ragazzo in questione è stato colpito improvvisamente dall’altro studente, che dopo averlo colpito al viso e scaraventato a terra si sarebbe avventato sopra di lui.
Tutto sotto gli occhi dei presenti
Il padre riferisce che tutto sia avvenuto sotto gli occhi dei presenti, “studenti, genitori e cosa ancora più grave di un professore nonché, ovviamente, del padre del ragazzo aggredito che immediatamente ha riportato la cosa alla dirigenza scolastica ma che a sua volta non ha ritenuto opportuno prendere alcun provvedimento disciplinare. La cosa pertanto avrà sicuramente un seguito per via legale”.
La sottolineatura è relativa al fatto che “si parla sempre di cyberbullismo, ma viene troppo spesso dimenticato o preso in modo troppo superficiale il bullismo vero e proprio che oltre a danni fisici comporta ovviamente danni psicologici, umiliazioni, perdita di autostima, disagi e disturbi”. Stigmatizzata invece la mancata presa di posizione della scuola.
La scuola apre le verifiche interne
“Ci stiamo muovendo per le verifiche interne e per ricostruire i fatti – spiegano dalla scuola – Sono in contatto con le famiglie dei ragazzi interessati. Voglio capire come si sono svolti i fatti e poi la scuola deciderà sul da farsi”.