Quarant'anni dalla doppia inaugurazione: le scale mobili alla Rocca Paolina e l'Hotel Plaza per una nuova concezione di accoglienza turistica
Il 18 giugno 1983 Perugia ha fatto un importante passo verso la modernità. In quel giorno furono inaugurate le scale mobili della Rocca Paolina – un successo mondiale, simbolo di una concezione tutta nuova della mobilità – e l’Hotel Plaza, la prima grande struttura ricettiva perugina e umbra ad essere concepita in termini di modernità spinta – compresa una gestione manageriale fino allora praticamente sconosciuta nel settore dell’ospitalità umbra – e che ha da allora rappresentato un benchmark per il settore ricettivo non solo regionale. Un abbinamento foriero di successo, finora lungo 40 anni.
Le scale mobili e la nuova vita della Rocca Albornoziana
Il sistema della mobilità, all’avanguardia in quegli anni ed ancora oggi meccanismo portante dell’accesso all’acropoli, nonostante l’entrata in funzione del Minimetrò, consentì anche di valorizzare gli spazi della Rocca Albornoziana. Un un luogo “di passaggio”, ma un monumento vivo, che unisce la Perugia dei Baglioni a quella di oggi.
Il Plaza e il nuovo concetto di turismo
Innovare continuamente non solo stando al passo con i tempi, ma addirittura anticipandoli, rimanendo però sempre se stessi. E continuare ad essere il driver di rifermento per l’innovazione del settore alberghiero perugino e umbro. È così che il Perugia Plaza Hotel compie il giro di boa dei suoi primi 40 anni, certificando quello che da tempo era già evidente, ossia essere un punto di riferimento per il settore turistico-alberghiero di qualità ma più in generale per la città, una di quelle cose belle penetrate nell’immaginario collettivo tanto che sembrano esserci sempre state. Un’istituzione a pieno titolo, insomma. Perché il “Plaza”, quarant’anni fa, fu il frutto di visioni avveniristiche ed era, come scrissero le cronache in occasione dell’apertura, una delle principali iniziative con cui “la città coglie il senso del moderno”, “primo albergo perugino che abbia ottenuto la classificazione internazionale”, “fiore all’occhiello di una città per tradizione protesa a nobilitare la sua vocazione turistica”.
Il progetto della “qualità totale”
Non solo, ma l’opera basata sule concezioni avveniristiche di due imprenditori che all’epoca erano già noti, Aldo Boschetti e Gino Mencaroni, e il progetto che puntava alla “qualità totale” stilato dagli ingegneri Ennio e Giorgio Mencaroni, tuttora proprietari dell’attività, si inseriva in una visione tutta nuova del turismo e dell’offerta alberghiera, introducendo un approccio manageriale fino ad allora di fatto sconosciuto. Tanto che nelle cronache giornalistiche sull’inaugurazione del “Plaza” si leggono frasi come queste: “Una modernissima struttura alberghiera che vuole essere, al contempo, un esempio di razionale managerialità turistica ed una testimonianza di ottimismo”; “Ed ecco, allora, che gli operatori turistici rendono omaggio a questa dinamica evoluzione, allestendo un’opera recettiva in grado di reggere il confronto con i più moderni e avveniristici, alberghi d’Europa e del mondo”.
Il “Plaza”, quindi, come sinonimo di modernità e innovazione, di managerialità e perfino, precorrendo i tempi di decenni, di sostenibilità (la struttura già 40 anni fa fu realizzata con i migliori materiali, i meno impattanti ambientalmente e più sicuri), per non parlare dell’uso della tecnologia, utilizzando sempre le migliori soluzioni tecnologiche esistenti. Ma il “Plaza” anche come un esempio, come un driver che ha dato e dà una spinta all’ammodernamento dell’offerta recettiva perugina e umbra, sia in termini di qualità delle strutture che di servizi offerti, che dell’introduzione di managerialità.
Primati che il Perugia Plaza Hotel ha saputo mantenere nel tempo – continuando a rappresentare un riferimento di innovazione strategica del settore alberghiero e della sua offerta – perché, sulla scia di quelle intuizioni e di quelle visioni, che sono la parte permanente della sua ragione d’essere, ha saputo cogliere e anche anticipare i cambiamenti, ha saputo rispondere ai nuovi bisogni dei clienti, intuendo spesso anche quelli ancora inespressi ma che, con l’offerta di un servizio appropriato, sarebbero emersi. Tanto per fare qualche esempio, il “Plaza” è stato antesignano nell’offrire, in una parte delle 108 camere che vanta, doccia sauna o idromassaggio, come in altre, ideali per i più sportivi, ci sono cyclette, tapis roulant o ellittica, per tenersi in forma nel privato della propria stanza. Oppure aver intuito fin dall’inizio l’importanza cruciale di offrire un ristorante di vera qualità, dove poter gustare i piatti genuini della tradizionale cucina umbra, sapientemente rivisitati e riproposti con fantasia ed accompagnati dall’accuratezza del servizio e dalla raffinata eleganza del Ristorante Fortebraccio, fiore all’occhiello del Perugia Plaza Hotel. Sono solo due esempi di tanti continui miglioramenti, perfezionamenti, cambiamenti di cui il “Plaza” è stato ed è protagonista. Fino all’attuale sfida della digitalizzazione.
È per tutto ciò, per quello che il “Plaza” ha rappresentato e rappresenta, per come è diventato un’istituzione di Perugia, che il suo quarantesimo è una notizia: di storia, di visione, di coraggio, di passato e di futuro. Davvero quella doppia inaugurazione, il 18 giugno 1983, non fu un puro caso.