E’ il giorno dell’assemblea dei lavoratori della Provincia di Perugia: lavoratori a tutti i livelli sono in agitazione da questa mattina, intorno alle 9, per discutere sugli esiti della posizione raggiunta in Regione giovedì scorso, insieme all’assessore Bartolini. Per i dipendenti non sarebbero sufficienti i 13 milioni di euro stanziati per salvare dal crac la Provincia. L’assemblea, molto partecipata, si è riunita questa mattina all’interno del Palazzo della Provincia di Perugia, per poi spostarsi in Piazza Italia, di fronte alla Prefettura.
Intanto i dirigenti della Provincia di Perugia hanno annunciato con una lettera indirizzata al Presidente Mismetti, ai Consiglieri provinciali e ai colleghi la loro intenzione di procedere alla riduzione dei loro stipendi. Ecco il testo: “I dirigenti della Provincia di Perugia intendono esprimere apprezzamento e stima nei confronti dei propri colleghi per il senso di appartenenza, la competenza e la professionalità dimostrate quotidianamente che hanno consentito, nonostante tutto, di fornire ai cittadini una continuità nell’erogazione dei servizi affatto scontata.
Consapevoli che questo momento di gravissima crisi ha conseguenze pesantissime su tutto il personale, nessuno escluso, anche di carattere economico, condividono il profondo disagio e le ansie che l’incertezza del futuro determina. Vista la situazione di grave difficoltà finanziaria dell’Ente, non determinata, come noto, da cattiva gestione, si dichiarano disponibili a fornire un proprio contributo di solidarietà con le modalità e nelle forme che saranno successivamente determinate”.
A intervenire davanti ai manifestanti c’era anche Ulderico Sbarra, rappresentante della Cisl, il quale ha parlato della necessità di discutere del problema dell’occupazione, e non solo dello scorporamento dell’Ente Provincia. Non mancano le proteste tra lavoratori e rappresentanti dei sindacati: i primi lamentano una mancanza di tempestività nel trattare con il governo già mesi fa, quando la riforma Del Rio era in fase propositiva. Tra chi protesta, qualcuno propone di occupare il consiglio regionale. Una voce unanime si leva, e parla di mobilitazione continua fino a quando non si raggiungerà una soluzione ottimale per i dipendenti.
Per la Regione, presente il consigliere Attilio Solinas, il quale ha annunciato che presenterà un’interrogazione urgente alla giunta Marini, firmata anche dai colleghi Gianfranco Chiaccheroni, Giuseppe Biancarelli e Silvano Rometti. Nello specifico, l’interrogazione riguarda la convenzione con il Ministero del Lavoro per i centri per l’impiego e l’attuazione del Jobs act.
Articolo correlato: