Dopo aver sfilato in cabina con i trasportatori del Cam in protesta contro la rigida posizione della Cementir, i gruppi politici spoletini iniziano a dire la loro sulla vicenda anche attraverso i comunicati stampa:
“Nella vicenda che vede opposti gli autotrasportatori del consorzio CAM e la Cementir – affermano in una nota i gruppi di centrodestra, Raggruppamento Loretoni, Gruppo Misto e Rinnovamento per Spoleto- tutti i gruppi consiliari si sono schierati al fianco del Sindaco di Spoleto, affinchè la sua opera di mediazione potesse disporre del maggior vigore possibile.
Per quanto riguarda i gruppi consiliari di Rinnovamento, Misto e Raggruppamento Loretoni è stato espressamente richiesto al Sindaco di dare evidenza al fatto che Spoleto non è una città che accetta passivamente tutto quanto accade sul suo territorio semplicemente archiviandolo, ma che è una città che partecipa attivamente alle vicende dalle quali è interessata.
Riteniamo che il Sindaco stia facendo questo nelle interlocuzioni che ha via via sin qui avuto con i rappresentanti della Cementir . Quello che intendiamo stigmatizzare è l’assoluta inaccettabilità del fatto che ad un tavolo al quale il Sindaco, quindi il la città, ha inteso partecipare per offrire la sua opera di mediazione, si sia sin qui seduto un rappresentante dell’ azienda che ha opposto a più riprese carenza di poteri per poter decidere su proposte diverse da quelle che erano state in precedenza formulate.
Ad un tavolo al quale partecipa il Sindaco, l’azienda non può e non deve permettersi di inviare un interlocutore che possa opporre carenza di poteri, perché questo costituisce un offesa per tutta la città. Peraltro è notizia di poco fa che una riunione convocata a Roma per le 14.00 è stata fatta saltare dalla Cementir.
Ora è bene avere presente che quello che sta accadendo a San Martino rappresenta l’ennesima occasione nella quale tutte le forze di opposizione hanno dato, se ce ne fosse stato bisogno, un’ulteriore dimostrazione di attaccamento alla Città, appoggiando Benedetti in questa dura battaglia, per dare maggior vigore alle sue azioni.
E’ importante che questa ritrovata unità di intenti, quantomeno su alcune questioni contingenti, non cada nel vuoto e venga utilizzata adeguatamente per ripristinare quella dignità della città che troppe volte, a nostro avviso, è stata calpestata. Altre prove importanti attendono la città si pensi a quella della IMS, la quale stenta a trovare una soluzione.
Noi rimaniamo al fianco dei lavoratori, pronti su queste vicende, a dare il nostro contributo sottolineando che sono inaccettabili i comportamenti che sono stati sin qui posti in essere nei confronti della città, attendendoci quindi adeguate risposte.”
Anche Rifondazione Comunista mette un punto fermo alle proprie posizioni in merito alla vicenda.
“Approfitto di queste ore di attesa per fare chiarezza sulla posizione di Rifondazione Comunista -afferma la segretaria cittadina Maura Coltorti- in merito a questa vicenda, il chiarimento mi viene spontaneo visto che da più parti si sta tentando di accomunare la battaglia di Spoleto con quella del Movimento dei Forconi siciliani.
A parte il fatto di aver coinciso nei tempi e in alcune rivendicazioni assolutamente condivisibili, la vicenda locale non ha altro in comune con quella siciliana.
Qua la trattativa con l'azienda era in corso da mesi e solo l'arroganza della Cementir e l'esasperazione dei trasportatori ha fatto scaturire il fermo delle attività.
Qua non ci sono personaggi riconducibili all'estrema destra, e a sostegno del blocco ci sono tutte le forze politiche di maggioranza e di opposizione e le istituzioni, tutti ben consapevoli che il nostro territorio non può permettersi il lusso di perdere ancora posti di lavoro e che nessuno può strumentalizzare a meri fini propagandistici ed elettorali questa vicenda.
Stiamo parlando di piccoli imprenditori, di piccole imprese familiari che alternano i figli ai padri, artigiani, che come le partite iva, i precari, i giovani, i pensionati stanno pagando duramente e immeritatamente la crisi.
Nel caso specifico poi parliamo di lavoratori che lavorano a tariffe, più bassa di quanto lavoravano venti anni fa, e non credo bisogna essere dei “tecnici” per capire che questa situazione non sia più sostenibile, non lo è in realtà da un po', e molte sono le ditte di autotrasporti falcidiate dalla crisi, e molto di quelle ancora in piedi non chiudono solo perché indebitate con banche e fornitori.
La nostra Regione e il nostro territorio per tradizione aveva nel settore dell'artigianato buona parte del suo elettorato e quindi trovo assolutamente giusto che Rifondazione sia al fianco anche di queste lotte, anzi credo sia anche l'occasione per fare un po' di autocritica per aver trascurato voci di categorie come gli artigiani, i piccoli imprenditori e i piccoli commercianti che ora rischiano di essere travolti e spazzati via dalla crisi, sostituiti da centri commerciali e multinazionali.
Vorrei anche ricordare che questi lavoratori, perché questo sono, se chiudono la loro attività non beneficeranno di ammortizzatori sociali, perché solamente in Italia e in Grecia non esiste reddito sociale.
Pertanto, sia il Circolo di Spoleto sia La Federazione di Perugia saranno a fianco di questi lavoratori, a quelli di ogni presidio, di ogni lotta, a difesa del lavoro… sempre.”
