Presentati stamane a stampa e pubblico il piano di risanamento e le nuove prospettive dell’Istituto umbertidese | Il sindaco Carizia "E' il nostro fiore all'occhiello"
Il risanamento e rilancio dell’Istituto Clinico Tiberino (ex Prosperius) di Umbertide, è stato al centro di una conferenza stampa odierna (28 marzo) della presidente della Regione Umbria Donatella Tesei e dell’assessore regionale alla Salute Luca Coletto, insieme (tra gli altri) al sindaco di Umbertide Luca Carizia, al direttore dell’Usl 1 Enrico Martelli e ad Alberto ed Alessio Brugnoni, in rappresentanza del socio privato (Brugnoni Sanità) che detiene il 49% delle quote azionarie.
“Quello relativo all’Istituto clinico tiberino è uno dei tanti dossier complessi che abbiamo dovuto affrontare, forse uno dei più complicati che abbiamo ereditato e che ci ha impegnato in un lungo lavoro. – ha esordito la presidente Tesei – Stiamo rilanciando un’azienda fondamentale per i servizi sanitari che è, e sarà in futuro, in grado di rispondere sempre di più alle esigenze di salute della popolazione”.
“Nel 2020 abbiamo trovato una società in cui il pubblico era in minoranza e con una politica di spese fuori controllo. La Regione ha avviato una serie di azioni, mentre intanto abbiamo varato la legge regionale che ha permesso al pubblico di essere maggioranza dell’azienda, trasformandola nella nostra 17^ partecipata regionale, per poi dare il benestare alla trattativa tra privati che ha permesso la presenza di un nuovo socio, appunto privato, esperto, umbro e capace di aggiungere risorse economiche e professionali. Mentre l’intensa politica di spending review, nel 2022, ha consentito di portare la perdita economica da quasi 1 milione previsto a mezzo milione”. Tutto ciò anche grazie “alla ricapitalizzazione dell’azienda, alla ricostruzione di una governance ordinata in cui il pubblico ha poteri di indirizzo, vigilanza e controllo mentre il privato ha poteri di gestione”.
“Abbiamo inoltre redatto un nuovo statuto – ha aggiunto Tesei – e infine, stiamo ultimando con il nostro socio privato un piano industriale di forte rilancio per l’istituto che già in questo 2023 sta dando, in anticipo, i frutti”. Questi i dati dei primi due mesi del 2023: il tasso di occupazione media dei posti letto è di 110 su 112, sostanzialmente la totalità e la previsione di ritorno all’utile supererà il mezzo milione di euro. Oggi ci sono ben 118 dipendenti, con 15 infermieri stabilizzati e un bando di concorso per Oss alla cui graduatoria si potrà attingere per le esigenze aziendali, mentre è stato chiuso ogni rapporto con le agenzie interinali “che precarizzavano il lavoro e costavano 200.000 euro l’anno”.
“Questo istituto per il nostro territorio è un fiore all’occhiello perché qui si curano pazienti provenienti da tutta Italia grazie anche alla presenza di un personale altamente qualificato – ha sottolineato il sindaco di Umbertide Luca Carizia – Il nostro obiettivo è quello di rilanciarlo anche grazie alla presenza del socio privato e al grande impegno della Regione senza il quale non avremmo potuto raggiungere questo risultato”. L’assessore Coletto ha espresso “grande soddisfazione per questa operazione, che dimostra che stiamo svoltando dopo la difficilissima fase legata alla pandemia. Ci siamo trovati ad affrontare una questione difficile ma siamo riusciti ad ottenere un risultato importante che di certo non va verso la strada della privatizzazione. Al contrario nell’asse societario la maggioranza è dell’ente pubblico”.
Alberto Brugnoni ha infine annunciato: “A breve metteremo sul tavolo una serie di iniziative per il rilancio dell’attività. Al momento puntiamo soprattutto al rilancio tecnologico, scegliendo i migliori nuovi macchinari. Abbiamo inoltre avviato contatti con i sindacati per impostare da subito una buona sinergia. Lavoreremo anche per contribuire ad abbattere le liste d’attesa e per supportare al meglio tutte le esigenze della sanità pubblica”.