L’assegnazione di cinquanta profughi al villaggio delle casette di legno nella frazione collinare di Capodacqua a Foligno fa ancora discutere, sopratutto sul piano politico: ad insorgere, sono le sezioni cittadine di casa Pound e Lega Nord, pronte a prendere le difese dei residenti ed a vigilare con attenzione sulla delicata situazione.
Secondo una nota stampa, militanti di Casa Pound negli scorsi giorni hanno già effettuato un sopralluogo sul posto.
“E’ emerso il malcontento degli abitanti – afferma Saverio Andreani, responsabile locale del movimento – e parlando con alcuni di questi profughi, è inoltre emerso che molti di loro provengono da nazioni dove non é in corso alcuna guerra, ad esempio Nigeria, Sierra Leone, Nuova Guinea. Si tratta quindi di veri e propri clandestini, disseminati sul territorio solo a causa del lassismo e della complicità delle istituzioni italiane. Ci sembra inoltre incredibile – prosegue il responsabile di CasaPound Foligno – che così tanti clandestini siano stati catapultati in un paese così piccolo. Ci aspettiamo delle risposte immediate da parte dell’amministrazione comunale, che per lungo tempo ha negato questi alloggi a famiglie italiane in emergenza abitativa. Nel frattempo – conclude Andreani – non staremo con le mani in mano e come sempre ci adopereremo per sostenere i nostri concittadini coinvolti in questa assurda vicenda”.
E si fanno sentire anche i leghisi folignati: “siamo pronti a vigilare sulle promesse del sindaco Mismetti. Chiediamo – scrive la Lega Nord in un comunicato stampa – che i cinquanta profughi siano efficientemente e rapidamente dislocati nel territorio, evitando di sconvolgere l’equilibrio sociale della piccola Capodacqua e che siano, così come tutti gli altri già presenti nel Comune, effettivamente impiegati in lavori di manutenzione per la città, rispettando le procedure relative all’integrazione, senza creare disparità di trattamento nei confronti dei cittadini folignati”.