Da.Bac.
Le indiscrezioni dei giorni scorsi hanno finalmente trovato conferma: il direttivo del PSI sangiustinese, nella tarda serata di giovedì 20 marzo, ha annunciato ufficialmente il ritiro della candidatura di Roberto Panico dalle primarie del centrosinistra, decidendo di “sostenere la candidatura di Paolo Fratini per ‘San Giustino Domani’”.
Questa sarebbe stata la decisione presa dalla riunione della direzione socialista svoltasi il 19 marzo a San Giustino, poi comunicata con una nota ufficiale anche su Facebook.
I motivi che avrebbero indotto il direttivo del PSI sarebbero riconducibili al fatto che le due correnti di pensiero opposte a livello nazionale, “il cambiamento ad ogni costo” e “lo status quo legato alla vecchia nomenclatura”, si sarebbero riproposte anche a San Giustino. E siccome “già da oltre due anni il Partito Socialista sollecitava PD e centro sinistra a un cambio di direzione e alla riassunzione del ‘coraggio’ della politica”, pare che “nelle idee e nel gruppo a sostegno della candidatura di Paolo Fratini a sindaco di San Giustino”, esso abbia ritrovato “quanto sostenuto e sollecitato da tempo”. “Per questo motivo – si precisa nel comunicato del direttivo – abbiamo deciso che per il bene del paese, ha più senso unire le forze del cambiamento che vanno anche oltre le tessere di partito, anziché dividerle”.
Il direttivo del PSI conclude: “Quindi, la condivisione del progetto di cambiamento, del nuovo modo di pensare la politica, la condivisione della candidatura di Martin Schulz alle europee per la presidenza della Commissione Ue e l'adesione al PSE, ci ha fatto maturare la necessità di ritirare la candidatura di Roberto Panico dalle primarie del centro sinistra per la scelta della candidatura a sindaco di San Giustino e di di sostenere la candidatura di Paolo Fratini per “San Giustino Domani”.
Il nome di Roberto Panico, come precisato, esce definitivamente anche dalla rosa per eventuali incarichi o candidature.
A contendersi la candidatura a sindaco nelle primarie del 30 marzo rimangono, dunque, oltre al suddetto Paolo Fratini, Stefania Ceccarini (PD) e Massimiliano Manfroni (Prc).