Presidio di fronte alla Direzione delle Poste di Perugia. Mezzi inadeguati e tagli agli stipendi - Tuttoggi.info

Presidio di fronte alla Direzione delle Poste di Perugia. Mezzi inadeguati e tagli agli stipendi

Redazione

Presidio di fronte alla Direzione delle Poste di Perugia. Mezzi inadeguati e tagli agli stipendi

Gio, 27/10/2011 - 19:03

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Questo pomeriggio si è riunita alle ore 16,00 una nutrita delegazione di lavoratori delle Poste, che hanno manifesteto per il mancato rinnovo del premio di produttività, scaduto ormai da 10 mesi, per la situazione in cui versano il mercato privati e i servizi postali, contro la decurtazione di 220 euro medi nel conguaglio di giugno. A indire il presidio in Via Mario Angeloni, le sigle SLP CISL, UIL-POST, SAILP CONFSAL, UGL COMUNICAZIONI. Il segretario regionale Slp Cisl Adelmo Narcisi si chiede ha affermato: “manca una seria politica industriale che garantisca sviluppo e futuro, mantenendo i livelli occupazionali. Inoltre, c’è una latitanza aziendale anche a gestire le difficoltà quotidiane. I Servizi Postali – ha poi sottolineato il segretario – sono in difficoltà per l’avvento dell’informatica (e-mail e posta certificata): con mezzi ormai logori il personale viene abbandonato ad una gestione improvvisata giornaliera con il risultato di disservizi e zone dove la consegna non viene garantita”. La Slp Cisl Umbria ha poi precisato che “il Mercato Privati, con sistemi tecnologici inadeguati, anziché essere di supporto ostacolano il lavoro. Basti pensare al nuovo sistema Sdp che, in varie occasioni, ha bloccato l’operatività degli uffici”.Nel corso del presidio è stata denunciata anche la carenza di personale, con inevitabili ricadute sulla qualità del servizio erogato. “A farne le spese –ha aggiunto Narcisi sono i cittadini, che non ricevono la posta giornalmente o che sono costretti a fare lunghe file allo sportello”. La Slp Cisl denuncia, anche, le continue pressioni commerciali a cui sono sottoposti quotidianamente i lavoratori. Presenti al presidio anche i segretari territoriale Slp di Perugia, Umberto Pocceschi, e di Terni, Danilo Corpetti, che hanno dichiarato che l’unica cosa che l’azienda sarebbe stata capace di fare è elargire lauti premi ai dirigenti. Questo avrebbe avuto forti ripercussioni sui lavoratori, che di fatto si sono visti negare il rinnovo del premio di risultato, scaduto ormai da 11 mesi. “Sui lavoratori, quindi, sono stati scaricati errori e incapacità. L’azienda –hanno precisato Pocceschi e Corpetti- si è dimenticata che se è solida e da anni fa utili il merito è dei lavoratori, che ogni giorno con serietà, professionalità, impegno e amore vanno ben oltre il proprio dovere”. Narcisi ha poi concluso che “è auspicabile che l’azienda riveda il suo atteggiamento ed entri nel merito dei problemi. Dopo un mese di sciopero delle prestazioni aggiuntive una cosa è certa: la Cisl non si fermerà fino a quando non avrà risposte soddisfacenti”.

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