Un nuovo corso per diventare ‘Tecnico dei servizi della sanità e dei servizi sociali’ all’Istituto Cavallotti-Patrizi-Baldelli di Città di Castello. É stata la dirigente Marta Boriosi a presentarlo insieme a Comune, Asl e cooperativa ‘La Rondine’: “Siamo orgogliosi di poter attivare l’indirizzo fin dall’anno scolastico 2019/2020; ci impegneremo molto per estendere il nostro piano formativo a questo profilo. C’è bisogno di figure preparate e non improvvisate che sviluppino una vocazione anche in ambito sanitario e competenze adeguate, ad esempio, per sostenere prove di ingresso alle lauree per professioni sanitarie e scienze dell’educazione e della formazione”.
Il primo biennio sarà improntato alla formazione in culturale generale e scientifica; il secondo su materie caratterizzanti come psicologia e competenze relazionali in situazioni delicate, con un percorso finale nel 5° anno. Abbiamo avuto una risposta entusiasta dagli enti che dovranno supportarci come Comune e Asl, perché i ragazzi che sceglieranno questo corso possano misurarsi con la realtà del lavoro. È un profilo vocazionale ed è necessaria una forte osmosi con agenzie del territorio. Avendo avuto l’autorizzazione a fine dicembre stiamo accelerando l’informazione agli studenti
Mercoledì 23 gennaio, alle 18, è stato convocato un incontro con le famiglie su questo indirizzo specifico nella sede del Cavallotti. Rossella Cestini, assessore ai Servizi educativi, ha detto di “aver sostenuto questo nuovo indirizzo in sede regionale perché importante per il territorio, dato che l’emergere di problematiche sociali implica la necessità di operatori con competenze certificate e qualificate”. Luciana Bassini, assessore alle Politiche sociali, ha ringraziato la scuola “per la lungimiranza. Formare i ragazzi ad essere presenti nella società che cambia è molto utile. Vivo la realtà dell’assistenza e servono persone formate”.
Roberto Bacchetta, dirigente Formazione e Sviluppo Risorse Asl Umbria 1, ha detto di “aver ricevuto il mandato a collaborare anche se la sinergia è già in essere per progetti di alternanza e tirocinio. Queste intese sono sempre più importanti ed anche il Ministero ha invitato ad orientare la didattica verso la formazione. Metteremo a disposizione le nostre risorse”. Palmiro Riganelli, responsabile Formazione, Ricerca e Sviluppo Risorse Umane Asl 1, ha parlato di un profilo che “crea cultura della sanità. Il tema del futuro sarà la cronicità, determinando una domanda di servizi nell’assistenza oltre che nell’intervento clinico. Il sistema deve garantire risposte mettendosi a rete fin dalla formazione di base”. Luciano Veschi, presidente Cooperativa ‘La Rondine’, ha detto di rappresentare “la parte pratica. Figure formate sono ormai imprescindibili. In disabilità, psichiatria, minori, il pane quotidiano del sociale, a volte si dà poca importanza ad educatori o operatori sanitari ma è il lavoro più difficile perché lavoriamo con il materiale umano. Come cooperativa fatichiamo a reperire personale valido. Le attività relazionali sono quelle più importanti in quanto le buone prassi sono fondamentali per entrare nel giusto rapporto con la famiglia”.