L’evento è stato promosso dall’Associazione culturale “La Tavola Rotonda”, volto a presentare i risultati della laboriosa e lunga ricerca archivistica di Fernando Silveri. Il sindaco di Foligno, Nando Mismetti , presente all’incontro , ha voluto ringraziare l’autore “per averci consegnato un opera così interessante, che contribuisce a definire l’identità della nostra comunità, proprio nel 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia, mentre l’intero paese è impegnato nella riscoperta delle proprie radici e dei valori che lo unirono. Si tratta di un lavoro interessante, condotto con grande professionalità e attenzione ai particolari, che offre uno spettacolo inedito di come si viveva sulle nostre montagne un paio di secoli fa, quando l’Italia non era ancora uno stato.”
Quello di Silveri è stato uno studio condotto con spirito veramente certosino su una mole rilevante di documenti d’archivio che egli mette a disposizione di tutti. In tal modo quelle carte inedite, quei ricordi di episodi e di periodi che, pur avendo una loro piena validità, sarebbero restati nell’oblio, vengono posti all’attenzione di quanti abbiano interesse a conoscere il vissuto più autentico della gente della nostra montagna, in un periodo di indubbia importanza per la comprensione delle vicende della vita regionale e nazionale. L’autore ha parlato della pubblicazione come di un “servizio dovuto alle generazioni passate, presenti e future.
Alla presentazione sono intervenuti anche Paolo Porzi, presidente dell’Associazione “La Tavola Rotonda”, e l’architetto Alessandro Balucani, che abbiamo avuto modo di intervistare personalmente.
Come è nato l’interesse verso questa enorme ricerca da parte della vostra associazione?
“I motivi sono due: sia perché è compito dell’associazione occuparsi di cultura, tradizione e storia, relativamente alla realtà locale, sia perché un nostro associato, Giuseppe Tordoni, è riuscito fattivamente ad ottenere la pubblicazione e la stampa del libro”.
Quali possono essere i risvolti pratici di questa documentazione archivistica?
“Essa va ad occupare una parte importante tra tutte le pubblicazioni inerenti la storia locale ed è un tassello di grande rilevanza per comprendere e conoscere la vita della nostra montagna, troppo spesso ed a lungo dimenticata.”