PRESENTATA PREVISIONE DI BILANCIO 2011 DEL COMUNE, 13 MILIONI DI EURO IN MENO RISPETTO ALLO SCORSO BIENNIO - Tuttoggi.info

PRESENTATA PREVISIONE DI BILANCIO 2011 DEL COMUNE, 13 MILIONI DI EURO IN MENO RISPETTO ALLO SCORSO BIENNIO

Redazione

PRESENTATA PREVISIONE DI BILANCIO 2011 DEL COMUNE, 13 MILIONI DI EURO IN MENO RISPETTO ALLO SCORSO BIENNIO

Mer, 30/03/2011 - 09:10

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Questa mattina il sindaco Leopoldo Di Girolamo e tutta la giunta hanno partecipato alla conferenza stampa inerente il bilancio di previsione per il 2011. Lo strumento contabile, che nei prossimi giorni sarà posto all'approvazione del consiglio comunale, è stato illustrato da vicesindaco con delega al Bilancio, Libero Paci: “Approntare il preventivo – ha detto l’assessore – in un contesto di rilevanti e diffuse criticità della vicenda economica è oggettivamente difficile. In presenza di un acuirsi delle situazioni di crisi, dell’accentuarsi delle difficoltà per interi comparti economici e produttivi e nel contempo di crescenti fenomeni di disagio di tante famiglie, vi è bisogno di istituzioni in grado di intervenire efficacemente. Questo abbiamo tentato di fare in questi due anni. Non aiutano le forti limitazioni delle risorse a disposizione del comune che ne rallentano l’azione e talvolta ne vanificano lo sforzo. Purtuttavia questa amministrazione non in tende arretrare e rinunciare ad un ruolo attivo dentro la crisi per tenere aperte prospettive di crescita e sviluppo. In questa fase della vicenda degli enti locali approntare i preventivi tentando di mantenere i conti in ordine, nel rispetto sempre più problematico del patto di stabilità, non è una operazione semplice, ma resta un obbiettivo irrinunciabile per evitare penalizzazioni pesanti per la città.
In questo biennio (2010-2011) a seguito dei tagli durissimi e alle risorse dei comuni da parte dello Stato abbiamo gestito un ridimensionamento della spesa di oltre 13 milioni di euro, lo abbiamo fatto con una attenta modulazione delle riduzioni, con misure di razionalizzazione, con percorsi di riorganizzazione della spesa che ci hanno consentito di contenere sacrifici e ricadute sulla città. Dentro questo quadro di difficoltà, anche per il 2011, riusciamo a garantire servizi essenziali, non arretrando in quei settori che qualificano il sistema di prestazioni del comune di Terni. In presenza di scelte devastanti del governo che cancellano e riducono drasticamente i fondi per le politiche sociali, per la famiglia e per l’infanzia, per la non autosufficienza, la nostra amministrazione non si rassegna, non rinuncia al proprio ruolo, mettendo in campo idee, percorsi di riorganizzazione e riqualificazione che consentano alla città di poter contare su di un sistema di servizi efficiente. Così come non rinunciamo ad un ruolo attivo nell’economia cittadina con l’attivazione di rilevanti e significativi investimenti per opere pubbliche indispensabili. Non mancano difficoltà e criticità, rinunce anche dolorose, ma in un contesto di tenuta complessiva che potrà consolidare quegli elementi di vivibilità, di socialità che costituiscono i tratti qualificanti della nostra realtà cittadina.
Anche con questo bilancio abbiamo fatto la scelta precisa, quella di non gravare sulle famiglie in un momento di diffuso disagio economico, lasciando invariate tariffe e tributi. Fra enormi difficoltà per l’anno in corso siamo riusciti in questa impresa, nel 2012 lo Stato ci sottrarrà ulteriori risorse, i vincoli del patto di stabilità saranno ancora più stringenti, e se non si produrranno modifiche sostanziali delle normative, se non muteranno scelte e politiche nazionali, tutto sarà più difficile, non saremo in grado di garantire quel livello dei servizi che pur fra problematicità e limiti siamo riusciti ad assicurare sino ad oggi. Sul bilancio 2011, sulle criticità del 2012, sugli scenari che saranno determinati dal federalismo municipale va avviata un’ampia interlocuzione con la città, con tutte le sue articolazioni, vi è bisogno delle idee e del contributo di tutti.
Il preventivo 2011 ammonta a 103 milioni di euro contro i 108 del 2010 e i 116 del 2009, un ridimensionamento della spesa corrente di 13 milioni di euro in un biennio; una operazione non semplice anche in ragione di una sostanziale rigidità del bilancio le cui risorse sono assorbite per circa il 90% da spese obbligatorie e vincolate. Abbiamo gestito un documento contabile caratterizzato da minori fondi e incremento di taluni costi; la riduzione di 5 milioni in questo preventivo è stata applicata su una piccola parte delle voci, in quei settori dove più ampi sono i margini di spesa non incomprimibile.
Da segnalare in particolare i risparmi realizzati negli allegati obbligatori (600.000 dal personale, 1,5 ml dalla spesa contrattualizzata) che vanno a compensare i maggiori costi, fra i quali gli oneri per l’ammortamento dei mutui (1,5 ml. di euro di incremento). Il centro dell’attenzione e dell’impegno è costituito dalla sostanziale conferma delle risorse in settori decisivi per la vita della città, verso i quali l’amministrazione continua a garantire importi significativi. Dalle politiche sociali con 8 ml., al comparto della scuola e della cultura con 6 ml., 7ml. di euro per il trasporto pubblico locale e scolastico.
Complesso e problematico il rispetto dei vincoli del patto di stabilità che passa da un miglioramento del saldo di 4 ml. nel 2010 ad un ulteriore miglioramento di 5,2 ml. per il 2011. Un duro appesantimento dei vincoli che ha inevitabili ricadute sulla possibilità di pagamento dell’ente a favore delle imprese. Una parte significativa del rispetto del patto è affidata alla interlocuzione avviata fra Anci e Regione dell’Umbria per verificare la fattibilità del patto regionale di stabilità. Un impegno importante viene riproposto per quanto riguarda gli investimenti; non vi sono certo le condizioni per attivare gli importi degli anni passati, l’orientamento assunto è quello dell’invarianza del livello di indebitamento con l’assunzione di mutui nel 2011 per 8 ml. di euro, uno sforzo comunque significativo che consentirà di intervenire sulle priorità individuate. Se il preventivo 2011, pur fra pesanti difficoltà, si è rivelato gestibile, più complesso si prospetta il 2012. Saremo chiamati a gestire una ulteriore riduzione dei trasferimenti per 3,1 ml. di euro (un taglio di 7,3 ml. nel biennio 2010-2011), una contrazione di alcune voci di entrata straordinarie, a cui si sommerà un ennesimo inasprimento del patto di stabilità (un miglioramento del saldo di 1,2 ml. di euro)”.


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