A poche ore dall’inaugurazione, prevista domani, domenica 10 marzo, la nuova Biblioteca di Città di Castello, presentata poco fa nell’anteprima per istituzioni e stampa, si prepara a diventare una casa comune, nella quale le decorazioni del Cinquecento e oltre 50.000 volumi convivranno con il prestito digitale dei libri di carta e connessioni internet ultraveloci.
“Oggi è una giornata storica! Abbiamo raggiunto uno dei traguardi più qualificanti della nostra amministrazione. Rinascimento e Contemporaneità sono le parole chiave di Città di Castello, perché queste due dimensioni temporali convivono in tanti contesti: nella presenza di Burri e di Raffaello, nell’impianto urbano e da oggi anche nella nuova Biblioteca, in cui le tecnologie non scalzano il passato di Palazzo Vitelli a San Giacomo ma lo rispettano – ha dichiarato il sindaco Luciano Bacchetta, durante la conferenza stampa di oggi (sabato 9 marzo) – Quest’ultimo, un palazzo nobile del Cinquecento, ha dovuto subire profonde trasformazioni per diventare sede di servizi di oltre 500 anni successivi alla sua progettazione. Non senza ostacoli e momenti difficili siamo riusciti a dare nuova vita ad una dimora di grandissimo pregio, altrimenti destinata al degrado“.
Il vicesindaco e assessore alla Cultura Michele Bettarelli ha sottolineato “la concezione innovativa della Biblioteca che sperimenterà orari e modalità di fruizione molto elastiche e accessibili, in modo da plasmare anche l’approccio che gli utenti avranno, fin da martedì 12 marzo, quando la Biblioteca aprirà ufficialmente le sue porte”. “Con l’apertura della biblioteca Carducci in questa prestigiosa sede, dotiamo Città di Castello e i suoi cittadini di una straordinaria ‘piazza del sapere’, che arricchisce la rete bibliotecaria dell’Umbria” ha detto la presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini, congiuntamente all’assessore regionale Fernanda Cecchini. “Anche il Digipass, un aiuto per l’accesso alle tecnologie e ai servizi digitali a disposizione di ogni utente, è stato collocato in questo contesto”.
Antonella Agnoli, esperta di biblioteche e progettista della nuova struttura tifernate ha ricordato anche l’importanza del punto prestito ‘NelFrattempo’, nato per sopperire alla chiusura della vecchia sede fino ad oggi. Un luogo che, per la sua semplicità di fruizione, ha ricevuto anche il Premio ‘Andersen’ come Miglior biblioteca per ragazzi del 2018. Durante l’anteprima di oggi il sindaco Bacchetta ha consegnato una targa di ringraziamento ad Alba Ghelli, responsabile dell’Ufficio Cultura, che ha seguito in prima persona la progettazione e la realizzazione di ‘NelFrattempo’ e l’allestimento della Biblioteca.
Vent’anni di lavori
Dal 1999, quando iniziò la trasformazione del palazzo in biblioteca, si sono susseguiti 5 lotti di lavori, l’ultimo nel 2017 per gli arredi, “pari a quasi 7 milioni e mezzo di euro” ha ricordato l’assessore Luca Secondi. L’intervento risolutivo per la nuova destinazione fu quello del 2004, per quasi 4 milioni di euro, tra Regione Umbria, e Cipe, che interessò muratura, impianti decorativi e impianti dei servizi. Nel 2011 l’appalto, finanziato dal bando TAC per 1 milione 300 mila euro, riguardava finiture edili e completamento dei restauri pittorici, prestazioni residuali rispetto al grosso del lavoro, ma fu oggetto di un lungo contenzioso con una ditta affidataria, imprevisto che ha portato ad uno slittamento nei tempi previsti di qualche anno. L’ultimo investimento, per gli arredi, è di poco più di 300mila euro. L’ingenza delle risorse assegnate complessivamente è connessa al pregio architettonico e artistico del palazzo, costruito da Vitello Vitelli nei primi decenni del XVI secolo. Vi trascorse gli ultimi anni della sua vita la moglie Angela Rossi di San Secondo Parmense.
La nuova sede
L’edificio, simile a coevi palazzi fiorentini, ha un cortile interno, formato da 8 colonne che reggono gli archi della loggia; attraverso un’elegante scalinata si sale al piano nobile, con soffitti a cassettoni. I restauri hanno restituito affreschi di notevole bellezza, raffiguranti scene mitologiche e paesaggi. Nel corso del tempo parti del palazzo sono state sede della caserma dei carabinieri, di organizzazioni femminili, scuole, palestra, uffici e magazzini comunali, dell’archivio storico comunale e della società rionale San Giacomo.
Nella nuova sede vi saranno 12 mila volumi in consultazioni, sale dedicate ai bambini, laboratori, isole tematiche, oltre 60 diverse riviste e le maggiori testate dei quotidiani italiani, una piattaforma digitale di consultazione e un servizio di prestito digitale per prelevare e riconsegnare i libri. Inoltre è dotata postazioni per la consultazione internet, gli spazi della Biblioteca sono coperti dalla rete WiFi gratuita. Al secondo piano vi è la sala conferenze.
L’inaugurazione e la “Festa cittadina”
La giornata di domani, domenica 10 marzo, comincerà alle 15.30 in Corso Cavour, davanti a ‘NelFrattempo’, dove la Filarmonica Puccini e la Compagnia dei Balestrieri e dei Capitani dell’arme antica, la società Mattonata e il Prato, con molte sorprese, accompagneranno il Bibliocorteo fino a via XI Settembre. La sfilata simbolica, da una sede all’altra, è aperta a tutti coloro che vorranno unirsi al serpentone. Nella nuova sede i cittadini saranno accolti dagli studenti del polo professionale “Cavallotti-Patrizi-Baldelli” e, accompagnati dalla guide che descriveranno la destinazione delle sale, sarà possibile visitare il palazzo fino alle 22.