Ponte, la Sindaca replica a Tuttoggi “post strumentalizzato” | Mò me lo segno. Nuova grana per le barriere alla passerella
“In relazione al clamore, anche mediatico, venutosi a creare a seguito della chiusura della S.P. 451 Bruna, l’amministrazione comunale di Castel Ritaldi ribadisce di aver sempre agito per limitare al minimo i disagi arrecati alla popolazione, fin dal momento in cui la Provincia di Perugia, dovendo eseguire i lavori di consolidamento strutturale del Ponte sul Torrente Tatarena, aveva comunicato all’Ente la necessità di chiusura immediata. Si ricorda – ha dichiarato il sindaco di Castel Ritaldi Elisa Sabbatini – che in quell’occasione l’amministrazione, interloquendo con la Provincia, ha ottenuto che prima dell’inizio dei lavori potesse essere fornita adeguata informazione oltre alla realizzazione della passerella.
Premesso ciò, nel recente articolo intitolato ‘Ponte Tuderte chiuso, automobilisti nel caos. Dal Comune: “Colpa dei social”’ e apparso sul quotidiano online “Tuttoggi” in data 27 luglio u.s., si è strumentalizzato un post dell’assessore Ezio Tinelli, pubblicato sul noto social Facebook, il cui contenuto, depurato dalla connotazione inutilmente sarcastica fornita dal giornalista, ha in realtà semplicemente chiarito che la rimozione della segnaletica, originariamente approntata dalla Provincia, era stata una scelta della stessa, a seguito di sue diverse valutazioni circa l’individuazione del miglior percorso alternativo principale.
E infatti la segnaletica temporanea è stata modificata dalla Provincia domenica 23 luglio, che nella stessa sera ha rimosso la precedente segnaletica, sostituendola con quella attuale. Purtroppo – ha aggiunto il sindaco Sabbatini – il disagio è evidente per tutti, ma credo che, in un’ottica di tutela, sicurezza e collaborazione, gli amministratori hanno il dovere di lavorare per il bene pubblico e nell’interesse di tutti, cercando di arrivare all’obiettivo quanto prima possibile senza tante polemiche. E noi stiamo facendo proprio questo nonostante le tante difficoltà e mancanze incontrate a cui prontamente questa amministrazione ha fatto fronte.
Voler attribuire all’amministrazione comunale responsabilità (di informativa e/o di intervento) che non ha (perché non le competono) – ha proseguito il sindaco Sabbatini –, a fronte dell’impegno dalla stessa sempre profuso dall’inizio della vicenda – ovviamente nei limiti delle proprie attribuzioni e nel rispetto delle competenze funzionali dei vari enti coinvolti – appare criticabile e soprattutto fornisce una distorta versione del reale svolgersi dei fatti. L’assessore Tinelli, per quanto mi riguarda, ha soltanto espresso quelle che sono state le reali vicende e scelte che la Provincia di Perugia ha ritenuto prendere in seguito alle polemiche generate sui social, oltre che per la sicurezza dei cittadini. Verrà data comunque notizia anche mediante pubblicazione sul portale istituzionale del Comune di Castel Ritaldi”.
(Replica del Sindaco di Castel Ritaldi mediante Agenzia di stampa)
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Gentile Sindaca,
confesso che l’idea di rispondere con un “mò me lo segno” alla Troisi maniera mi è balenata ma subito cestinata. Dunque la invito, magari in compagnia dell’assessore alla sicurezza-manutenzioni-protezione civile Tinelli, a rileggere l’articolo perché in nessuna riga è stata addebitata all’amministrazione comunale la decisione di rimuovere la segnaletica apposta dalla Provincia di Perugia. Non fosse che proprio il post dell’assessore – riportato testualmente con screenshot (scanso equivoci) – ha permesso di conoscere, con almeno tre giorni di ritardo, che la determinazione era stata presa dalla Provincia. Che non mi sento, a differenza, di criticare, visto che questa, apponendo la segnaletica verso una strada di proprietà comunale, andava a prendersi co-responsabilità che non le competono (con piacere, ieri, sei giorni dopo, ho visto che il Comune ha apposto dei nuovi cartelli sul suolo di competenza). L’articolo semmai richiama l’amministrazione per i ritardi negli interventi e nelle comunicazioni alla cittadinanza, argomento di cui lei si era fatta pubblicamente carico da quando ha annunciato i lavori della Provincia sul ponte che ha tagliato in due la cittadina.
Ma indubbiamente tra palazzi (presidenti, assessori, tecnici) non riuscite a comunicare, a dispetto del caro vecchio telefono o dei più attuali whatsapp, messenger, telegram, etc. Persino Facebook che, quando si vuole, per propaganda, comunicazione, informazione, è strumento ottimo; quando veicola legittime critiche è ritenuto insano. Non abbiamo fatto altro che recepire e testimoniare le criticità segnalataci dai cittadini di Castel Ritaldi. E stia tranquilla che ognuno di loro, se vorrà, troverà sempre ascolto su queste colonne.
Come chi proprio ieri l’altro, sabato 29 luglio, ci ha segnalato che le transenne sulla passerella non sono a norma per i diversamente abili, nonostante l’assessore Tinelli, nel consiglio di venerdì scorso, vantasse quale attenzione poniate alla tematica.
Così siamo venuti a controllare e, spero non ve ne avrete a male, di 6 passaggi solo 1 risulta a norma, ovvero largo almeno 90 centimetri (nonostante lo spazio non manchi). Per la precisione, lato Mercatello, le barriere registrano distanze di 95 cm e 75 cm (agli ingressi) e 87 cm (all’entrata al ponticello); lato La Bruna cm. 84 e 74 cm (ingressi) e 76 cm (ponticello). Ora mi dirà che non vi compete neanche controllare quanto su suolo comunale? Le allego, scanso equivoci, una fotogallery, perdonerà l’abbigliamento casual, e, in calce, la normativa:
Comprendo dunque, ma non condivido, che l’ultimo articolo sul ponte possa essere servito, con la sua replica, per continuare a dire la vostra, che la colpa sembra sempre di qualcun altro. Agli atti resta che di questi lavori la sua amministrazione era a conoscenza da agosto 2022, poi ancora da novembre 2022, infine dall’annuncio della ditta di maggio scorso. Come resta che ha fatto prima la stampa a informare la cittadinanza della chiusura del ponte che il municipio. Idem per il cambio di viabilità dettato dalla Provincia (grazie al post chiarificatore di Tinelli, ma non tutti sono su Fb); e quello di nuovo autorizzato dal Comune.
Queste stesse colonne sulla questione del ponte hanno proposto un abbattimento della Tari verso commercianti e residenti che lei, dopo un paio di giorni, ha fatto proprio (ma solo per gli esercenti) affermando che, guarda a volte le coincidenze, ci stavate pensando da almeno una settimana. Oggi le segnaliamo il mancato rispetto delle norme verso i diversamente abili.
Forse, forse ci vorrebbe un briciolo di umiltà nell’ammettere i propri errori, limiti nel problem solving e un pizzico di buona volontà nel saper ascoltare.
Con ciò la rassereno che non c’è alcuna strumentalizzazione né campagna mediatica contro l’amministrazione. Anzi vediamo con simpatia, tra le altre azioni, le fatiche dell’assessore Tinelli che a bordo di un trattorino sfalcia l’erba dei prati comunali (sperando siano rispettate tutte le norme del caso), come anche la sua recente condanna, affermata nel consiglio comunale sempre di venerdì scorso, verso chi tre mesi fa ha utilizzato i social per diffamare e denigrare altri cittadini. Magari anche in questo caso però un po’ più di solerzia non avrebbe guastato.
Carlo Ceraso
La norma
2.1 Aree e percorsi pedonali: sono aree e percorsi riservati ad uso dei pedoni all’interno della viabilità veicolare eventualmente anche mediante incroci a più livelli con sottopasso o sovrapassi; possono essere su marciapiede, in porticati, in zone verdi e/o in attraversamenti stradali zebrati. Le barriere architettoniche dovute a sottopassi dovranno essere eliminate salvo non vi siano facili percorsi alternativi. I percorsi pedonali devono essere prolungati, con le medesime caratteristiche tecniche, fino all’accesso delle costruzioni, all’interno delle relative aree di pertinenza di cui all’art. 4.
2.1.1 percorsi pedonali: larghezza minima m 1,50 con tratti nei luoghi di maggior traffico, aventi almeno una larghezza di m 1,80. In presenza di passaggi obbligati o per restrizioni dei percorsi a causa di lavori in corso, la larghezza potrà essere, per brevi tratti, ridotta m 0,90. La pendenza trasversale non dovrà superare l’1%. La differenza di quota senza ricorso a rampe non dovrà superare i cm 2,5 e dovrà essere arrotondata o smussata.