Sono scesi in strada, per più di un'ora. Fiaccole alla mano hanno attraversato le vie principali di Ponte San Giovanni. Luci nella notte del popoloso quartiere perugino per chiedere, anzi per urlare al megafono che “i Ponti vogliono più sicurezza”. La voce era quella di Franco Granocchia, agguerrito portavoce del Comitato per l'ordine pubblico e la sicurezza. Decine e decine i ponteggiani che hanno risposto all'appello. Centinaia le luci dei balconi accese e gli abitanti che hanno manifestato il loro sostegno.
Più carabinieri, questo chiedevano, per riempire quella caserma “bellissima e nuovissima” per cui lo stesso comitato ha lottato affinchè venisse realizzata. Perchè i furti, le spaccate, le razzie in appartamenti non si contano più nella zona e la gente e i commercianti sono esasperati. “Per il gran numero di reati che denunciano spesso trovano difficoltà anche a trovare agenzie assicurati pronte a rinnovare la polizza”, ha spiegato Sergio Mercuri di Confcommercio Perugia, “per questo siamo stati al fianco del comitato in questa iniziativa”.
Franco Granocchia: “Abbiamo già scritto al Prefetto e al comandante provinciale dell'Arma dei carabinieri, scriveremo anche al sottosegretario agli Interni Giampiero Bocci, perchè questo territorio merita di essere protetto. E' il polo commerciale ed economico del capoluogo e non può essere lasciato in mano ai criminali”.
Il lungo corteo si è snodato da piazzale Bellini fino a via della Scuola e ritorno per via Cestellini. Uno striscione capeggiava il serpentone con la scritta “più forze dell'ordine e più sicurezza”. Certo gli organizzatori si sarebbero aspettati una presenza più massiccia dei rappresentanti del commercio, ma le bandiere di Confcommercio sventolavano comunque, portate da diversi associati. “Il tempo non è stato clemente” ha sentenziato Granocchia, “Questo può aver limitato una partecipazione già comunque numerosa. Ma noi non ci arrenderemo e se necessario torneremo ancora in strada”.