"Ponte Felcino nel degrado", la Cgil scrive a Romizi

“Ponte Felcino nel degrado”, la Cgil scrive a Romizi

Redazione

“Ponte Felcino nel degrado”, la Cgil scrive a Romizi

Sab, 10/10/2020 - 10:32

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“Ponte Felcino nel degrado”, la Cgil scrive al sindaco Romizi.

“Signor sindaco, con la presente nota le segnaliamo lo stato di abbandono, incuria e degrado ambientale che caratterizza una delle frazioni più popolose della città di Perugia: Ponte Felcino”. Inizia così la lettera aperta che la Cgil di Perugia e la lega Spi Cgil Perugia-Corciano-Torgiano indirizzano al primo cittadino del capoluogo umbro, Andrea Romizi, per chiedere “un significativo e urgente intervento sociale”. 

Le associazioni di quartiere

Il sindacato sottolinea in particolare lo stato di forte difficoltà in cui versano le tante associazioni del quartiere, che hanno storicamente avuto un ruolo fondamentale a Ponte Felcino: “Alcune di queste sono state vere e proprie agenzie educative – scrive la Cgil – ma ormai da tempo sono in sofferenza perché, a fronte di finanziamenti sempre più scarsi, e gravate di oneri e competenze che prima erano a carico dell’amministrazione comunale”. 

Il nodo del Cva

C’è poi il nodo della manutenzione del CVA che necessita di interventi straordinari: “Ad oggi non è stata neanche iniziata – rimarca il sindacato – chiediamo che l’amministrazione sostenga le associazioni e renda fruibile, pur nei limiti imposti dall’emergenza Covid, il Cva”.

Il Bosco didattico

Altra nota dolente è lo stato di abbandono del Bosco didattico: “Preoccupa lo stato di grave declino di questa importante area verde, una delle eccellenze, non solo di Perugia ma dell’intera Umbria – scrivono ancora Cgil e Spi – Non si è dato seguito al progetto, già approvato dal consiglio comunale nel 2009 del Centro per la Sostenibilità e la Tutela ambientale, con ristrutturazione del Molino della Catasta. A più di 20 anni dalla sua nascita il Bosco Didattico ha bisogno di manutenzioni sia per riportare le collezioni vegetali alla loro integrità originale, che per la sicurezza delle sue strutture e dei suoi impianti”.In generale sono tutte le aree verdi di Ponte Felcino ad essere, secondo il sindacato, bisognose di un intervento urgente: un esempio è proprio l’area verde nei pressi della sede del sindacato, in via Giacomo Puccini 58, che versa in “uno stato di incuria e di abbandono tale che provoca un forte disagio nei cittadini che la devono attraversare e chiedono a noi di provvedere”. Insomma, secondo la Cgil, Ponte Felcino (come altre zone della città) ha bisogno di “risposte concrete e di rapidi provvedimenti”. “Ci aspettiamo che la giunta comunale, per troppo tempo silente di fronte al degrado, batta finalmente un colpo”.

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