Il Tribunale di Perugia ha rigettato la domanda di risarcimento danni per diffamazione proposta dalla partecipata nei confronti dell'allora consigliere di Castello Cambia
Il Tribunale di Perugia, con la sentenza nr. 599/2023, ha rigettato la domanda di risarcimento danni per diffamazione proposta da Sogepu nei confronti di Vincenzo Bucci (nella foto).
L’allora consigliere comunale di Castello Cambia, in una conferenza stampa nel 2018, aveva infatti affrontato lo specifico tema dei costi dell’impianto di smaltimento rifiuti della discarica di Belladanza, riferendo di aver registrato, nei dati forniti da Sogepu sugli aspetti di progettazione, valori spropositati – “superiori di circa 5 milioni di euro” – rispetto al normale valore di mercato.
Da qui l’ulteriore richiesta di chiarimenti da parte di Bucci a cui, però, seguì la querela per diffamazione da parte della partecipata del Comune, che aveva risposto evidenziando come quei specifici costi, aggiornati all’agosto 2018, “ammontassero a poco meno di 350.000 euro e che pertanto era stato arrecato un danno all’immagine e alla reputazione della società, ingiustamente accusata di effettuare spese ‘esorbitanti’ e completamente fuori mercato, sperperando denaro pubblico“.
In seguito però erano emerse incongruenze tra la documentazione di Sogepu e quella di Auri fatte pervenire a Bucci, pertanto “la presunta notizia sbagliata dipendeva da un errore della stessa parte offesa, che in un documento trasmesso al consigliere aveva indicato dati aggregati, nei quali i costi di costruzione erano stati inseriti nelle voci dei costi di progettazione”, facendo lievitare così le cifre complessive.
Il Giudice ha quindi ritenuto inesistente il reato di diffamazione, dal momento che il consigliere di Castello Cambia non aveva espresso alcun concetto offensivo dell’altrui onore e reputazione e, si legge nella sentenza, “non aveva dolosamente diffuso notizie non vere al fine di screditare un avversario politico, nè era andato al di là del proprio ruolo istituzionale“. La Sogepu è stata anche condannata al pagamento delle spese legali in favore di Vincenzo Bucci, nell’occasione difeso dall’Avv. Alessandro Mazzà.