I poliziotti della Volante le hanno notate mentre si aggiravano con fare sospetto tra le abitazioni della zona di Ponte Rio e Ponte D’Oddi. Determinati a controllare le due donne, gli agenti si sono avvicinate e hanno chiesto loro i documenti. Alla richiesta dei poliziotti, solo una ha esibito un passaporto croato che ne attestava la nascita nel ’93 mentre l’altra dichiarava di non avere i documenti, ma di essere minorenne; entrambe in avanzato stato di gravidanza.
Gli agenti a quel punto hanno però deciso di condurle in Questura per ulteriori accertamenti, convinti che si trattasse di una coppia di “professioniste” dei furti”. Sono state perquisite e sotto la camicia, la cittadina croata nascondeva una pinza in ferro mentre la sedicente minorenne aveva nella borsa un guanto usato per non lasciare impronte; avevano una lunga serie di precedenti per reati contro il patrimonio commessi praticamente ovunque in Italia.
L’identità della sedicente minorenne, peraltro, è stata ricondotta ad una straniera nata in Austria, la cui maggiore età era già stata accertata in occasione di un controllo cui era stata sottoposta da parte della Polizia Ferroviaria di Portogruaro nel febbraio dello scorso anno. Le donne sono state indagate a piede libero per possesso di arnesi atti allo scasso e, la sedicente minorenne, anche per false attestazioni sull’identità. Non avendo nessuna motivazione lecita per trattenersi nel capoluogo, nei loro confronti sono stati emessi i provvedimenti di divieto di ritorno nel comune di Perugia.
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